Gestionale veterinario per il tuo ambulatorio: come scegliere quello più adatto alle tue esigenze

Quando si parla di gestionale veterinario si fa riferimento ad un sistema di organizzazione in grado di agevolare enormemente e pianificare in modo impeccabile il lavoro all’interno di un ambulatorio o di una clinica veterinaria.

La professione del veterinario richiede, oltre all’impegno costante nel rapporto con i propri pazienti animali, un sistema organizzato di lavoro che riguarda l’archiviazione di cartelle cliniche, la presa in carico di nuovi appuntamenti per le visite, la gestione del magazzino e tutto ciò che riguarda l’ambito amministrativo.

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Perché utilizzare un gestionale veterinario?

L’utilizzo di un buon gestionale può rivelarsi una risorsa fondamentale in grado di semplificare, meccanizzare ed organizzare tutti gli aspetti riguardanti il tuo ambulatorio. La parola d’ordine è organizzazione.

Questo ti garantirà infatti maggiore produttività della tua clinica, grande attenzione verso i pazienti oltre che una gestione ottimale ed efficiente delle attività quotidiane dello studio.

Le funzioni principali di un sistema di gestione per veterinari sono:

  • Creare una rubrica pazienti completa di dati anagrafici ed anamnesi
  • Gestire ed ordinare fatture, esami e referti
  • Gestire facilmente il calendario appuntamenti
  • Tenere sotto controllo attrezzature e stock magazzino

Usufruire di un programma di gestione di ultima generazione può aiutarti in un’infinità di cose che riguardano l’amministrazione del tuo studio ma può anche rivelarsi una risorsa fondamentale per strutturare una strategia di social media marketing per veterinari efficace.

Infatti, attraverso i dati che raccoglierai dai tuoi clienti potrai costruire una rubrica alla quale poter attingere per creare post social efficaci, newsletter e messaggi personalizzati per il cliente.

Sia che tu abbia appena aperto le porte del tuo nuovo ambulatorio o che abbia alle spalle anni di attività, la scelta di un gestionale valido ed al passo con i tempi non è assolutamente un fattore da sottovalutare.

Tipologie di gestionali veterinari

Le caratteristiche principali che sicuramente cerchi in un buon gestionale veterinario sono affidabilità, semplicità di utilizzo ed una buona assistenza tecnica. Come capire quale sia il gestionale che rispecchi tutte queste caratteristiche e sia allo stesso tempo adatto al tuo budget?

In commercio esistono molti software e strumenti a cui poter attingere, ognuno dei quali offre differenti fasce di prezzo, questo ti permetterà di valutare quale sia il più congeniale per la tua attività in base al budget che hai a disposizione.

Quando si parla di gestionali, è importante sapere quali siano le proposte del mercato e valutare tutti gli aspetti che differenziano le une dalle altre. Per fare questo, conoscere la distinzione tra i vari software è fondamentale.

Esistono infatti due macro categorie di gestionali: quelli da desktop ed i gestionali veterinari in cloud. I primi sono veri e propri software da installare sui diversi dispositivi che andrai ad utilizzare nel tuo ambulatorio, i secondi invece sono sistemi di gestione che si sviluppano direttamente sul web.

Diamo un’occhiata nel dettaglio per capire quali sono i pro e i contro dei diversi tipi di programmi gestionali.

Gestionale veterinario in cloud: come funziona, pro e contro

Il gestionale veterinario in cloud è sicuramente la soluzione più consigliata. A differenza del software desktop, si avvale della rete internet per il suo funzionamento, di conseguenza non dovrai installare alcun software sul tuo dispositivo ma farai tutto direttamente online.

Non è necessario acquistare il prodotto vero e proprio, ti basterà infatti pagare il servizio online tramite canone mensile o annuale.

Avvalerti di un buon gestionale veterinario in cloud, ti permetterà dunque di avere a disposizione un programma sempre aggiornato e di ultima generazione tramite il quale potrai monitorare in tempo reale tutte le attività del tuo ambulatorio.

Per tutti i motivi indicati, la scelta di un gestionale in cloud può rivelarsi la soluzione ottimale per il tuo studio.

Riassumiamo ora i principali pro e contro del sistema gestionale in cloud. Aspetti positivi:

  • Costi ridotti
  • Aggiornamenti costanti e gratuiti
  • È possibile utilizzare il gestionale da qualsiasi dispositivo
  • Monitoraggio dei dati in tempo reale

Aspetti negativi:

  • Seppur cifrati, i dati vengono condivisi online nella rete
  • Necessita di una connessione internet

Gestionale veterinario desktop: come funziona, pro e contro

Come abbiamo detto, il gestionale veterinario da desktop è un vero e proprio software che deve essere installato sul pc dell’attività. Quest’ultimo si collegherà poi ad un server centrale che raccoglierà tutti i dati inseriti e che saranno accessibili da locale senza il bisogno di collegarsi ad internet.

Si tratta di programmi studiati e realizzati da aziende specializzate ed è dunque obbligatorio l’acquisto del software per ogni terminale che userai.

Per capire meglio gli aspetti positivi e negativi dei gestionali veterinari da desktop ecco un elenco con i punti salienti.

Aspetti positivi:

  • I dati vengono salvati in locale e sono sempre accessibili
  • Pieno controllo sulla sicurezza delle informazioni inserite

Aspetti negativi:

  • Costi da affrontare spesso elevati
  • Programmi difficili da utilizzare
  • I backup dei dati non sono sempre automatici
  • Aggiornamenti del software più sporadici ed a carico della clinica

Il migliore gestionale veterinario in cloud

È dunque arrivato il momento di scoprire qual è il migliore gestionale veterinario in cloud sul mercato. Abbiamo raccolto per te tutte le informazioni necessarie sulla migliore piattaforma, basandoci sulle principali funzionalità che ogni gestionale dovrebbe avere.

SmartVet

Smart Vet è in assoluto il miglior gestionale veterinario attualmente sul mercato. Si tratta di un programma evoluto ed all’avanguardia, caratterizzato da un’interfaccia semplice ed intuitiva.

È un sistema sicuro ed affidabile in grado di proteggere i dati dei pazienti oltre a quelli della tua attività.

Attraverso le funzionalità offerte da Smart Vet, potrai gestire con facilità tutte le cartelle cliniche dei tuoi pazienti, condividere con loro i risultati degli esami, emettere ricette elettroniche pronte per essere inviate via e-mail ed effettuare la fatturazione, il tutto in modo semplice e funzionale.

Potrai inoltre usufruire di un periodo di prova gratuito in modo da constatare direttamente se la piattaforma faccia al caso tuo.

Infine sul sito ufficiale troverai anche diversi tutorial a cui fare riferimento per capirne al meglio il funzionamento.

Di seguito tutti i vantaggi offerti da Smart Vet:

  • Servizio Totalmente in Cloud
  • Postazioni Illimitate
  • Privacy Automatica
  • Sistema Tessera Sanitaria
  • Ricetta elettronica Veterinaria
  • Supporto Clienti

Qualora Smart Vet non dovesse fare al caso tuo, esistono diverse altre piattaforme in cloud sul mercato. Alcuni esempi sono Provet Cloud e VetinCloud.

Quale gestionale veterinario desktop scegliere

Qualora preferissi installare direttamente il gestionale sul dispositivo e gestire totalmente in locale il tuo ambulatorio ci sono due esempi di software gestionale desktop per medici veterinari.

P.O.A. System

P.O.A. System, a differenza dei precedenti è un gestionale desktop. Questo software offre una vasta gamma di funzioni per la tua attività, tra le quali la gestione di fatturazione e contabilità, la presa in carico di appuntamenti con promemoria automatici ai clienti, archiviazione ed invio cartelle cliniche, monitoraggio di scorte di medicinali veterinari e forniture mediche oltre che la possibilità di generare analisi in grado di tenere sotto controllo tutti gli aspetti riguardanti la tua attività.

Il sistema P.O.A. è altamente personalizzabile, potrai perciò adattare le differenti funzioni alle tue necessità di lavoro.

In alternativa a P.O.A. System potresti optare per un gestionale più datato ma estremamente affidabile come Pongo, piattaforma desktop storica sul mercato ormai da diversi anni.

Per concludere, i gestionali veterinari in commercio sono diversi. Una volta deciso se affidarti ad una piattaforma in cloud o desktop, potrai scegliere quello più congeniale al tuo budget.

Affidati ad una soluzione scalabile, capace di adattarsi sia ad un piccolo ambulatorio veterinario che ad una clinica più strutturata, grazie alla possibilità di implementare funzionalità diverse man mano che un’azienda cresce di dimensioni e complessità.

Dotarsi di un gestionale veterinario servirà a rendere più efficiente la gestione di tutte le attività ed è necessario per diventare un’azienda all’avanguardia capace di soddisfare al meglio le esigenze dei propri pazienti. Per ulteriori approfondimenti per la digitalizzazione della tua attività, leggi i nostri articoli nella sezione spunti di marketing per il veterinario.

Come gestire le tue recensioni per trovare nuovi clienti online

Sapevi che più dell’85% dei pet parent italiani ha sempre avuto lo stesso veterinario? Nonostante il considerevole aumento di concorrenza a cui abbiamo assistito negli ultimi anni, infatti, il grado di fidelizzazione dei clienti dei veterinari risulta in realtà piuttosto elevato rispetto ad altre professioni legate al mondo del pet (fonte: ANMVI Zoomark 2019).

Ciò non significa che gli italiani non cambino mai il proprio veterinario: un pet parent potrebbe averne bisogno in vista del trasferimento in una nuova città, o qualora il servizio del proprio professionista di fiducia non risponda più alle sue aspettative. Ma come effettuano, in questo caso, la ricerca di un nuovo ambulatorio a cui affidare il benessere dei propri amici a quattro zampe?

Sempre secondo l’Associazione Nazionale dei Medici Veterinari Italiani la maggior parte dei pet parent italiani continua ad affidarsi primariamente al passaparola di amici e parenti (47% circa). Ma tra gli utilizzatori del web (65% circa dei pet parent totali), quasi il 30% si affida ad internet per informarsi e confrontare diverse strutture veterinarie.

Va da sé che, in quest’ottica, le recensioni diventano uno strumento fondamentale per attrarre e comunicare con quest’ampia fascia di pubblico, per migliorare la nostra reputazione professionale e rinsaldare il rapporto con i nostri clienti di sempre. Ma come imparare a gestirle correttamente? E in che modo convincere gli utenti a rilasciarle di propria spontanea volontà? Te ne parliamo in questo appuntamento del nostro blog: seguici nei prossimi paragrafi per scoprirlo con noi!

 

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Recensioni online: cosa sono e perché il cliente le rilascia

Prima di affrontare il tema della gestione recensioni, partiamo da una domanda fondamentale: cos’è una recensione online, e perché il cliente la rilascia?

Una recensione online è un’opinione rilasciata dagli utenti in merito alla loro esperienza con un determinato servizio, prodotto e/o attività; un feedback che viene rilasciato spontaneamente e che può aiutare gli altri utenti durante il processo d’acquisto. I tre motivi principali che spingono l’utente a rilasciare una recensione sono: soddisfazione, insoddisfazione o la possibilità di ricevere un vantaggio (come uno sconto o un omaggio) da parte dell’attività.

Il principale motivo per cui l’utente legge le recensioni, invece, è per orientarsi tra le tante offerte presenti sul web, evitando di effettuare una decisione sbagliata affidandosi a un brand, un’azienda o, nel nostro caso, di un veterinario poco affidabile.

 

Quanto sono importanti le recensioni online per un ambulatorio veterinario?

Secondo il report 2022 di BrightLocal, il 98% degli utenti legge le recensioni online prima di acquistare un prodotto o un servizio. Di questi, oltre la metà si affida solo a fonti che ritiene sicure per non incappare in recensioni fasulle.

Quali sono le piattaforme più popolari? Ai primi posti troviamo Google, Yelp e Facebook, affidabili e diffuse per ogni tipo di recensione, seguite a ruota da siti più specifici come Trustpilot (per gli acquisti e-commerce) e TripAdvisor (per locali e strutture ricettive).

Ma quante recensioni legge l’utente prima di prendere una decisione? Stando ai dati raccolti da Capterra, la media varia tra le 5 e le 10 recensioni, ma può talvolta arrivare fino a 20, specialmente se il prodotto o il servizio in questione risulta essere particolarmente delicato, come appunto i servizi medici veterinari.

Proprio come accade nel settore della salute umana, i proprietari di animali da compagnia usano sempre più Internet sia per cercare conferma delle diagnosi ricevute e approfondire con ulteriori informazioni, sia per confrontare le strutture ed i professionisti. In questo contesto, le recensioni dei clienti su Internet sono un potente strumento di passaparola attraverso cui i proprietari di animali da compagnia confrontano le diverse strutture, ambulatori e cliniche disponibili e formano le proprie decisioni.

 

 

I vantaggi delle recensioni per il tuo studio veterinario

Ciò che emerge dalle statistiche è che le recensioni sono uno strumento fondamentale per consolidare la reputazione online (e non solo) del nostro ambulatorio veterinario, e ci permettono di fare leva sul fattore della riprova sociale per attirare nuovi utenti e consolidare il rapporto con quelli già esistenti.

In secondo luogo, le recensioni online ci permettono di individuare i principali punti di forza e le principali problematiche legate al nostro servizio, consentendoci di intervenire tempestivamente nel loro miglioramento o nell’eventuale risoluzione. Ma per poter sfruttare al meglio le recensioni è importante imparare a gestirle correttamente; meglio se attraverso un piano di moderazione condiviso che fissi le linee guida per rispondere a domande, recensioni positive e, soprattutto, negative.

 

Moderazione recensioni: tra servizio clienti e strategia di marketing

Sapevi che il 56% degli utenti che rilascia recensioni online non ha mai ricevuto o ha ricevuto solo raramente una risposta? Per molte aziende, infatti, le attività di moderazione non vengono viste come parte integrante della propria strategia di servizio clienti, ma come un’incombenza a cui dedicarsi nei ritagli di tempo, o solo quando un utente rilascia una recensione negativa.

In realtà, rispondere regolarmente alle recensioni è un ottimo modo per trasmettere un’immagine attenta, presente e umana del nostro studio veterinario, oltre che un’ulteriore occasione per comunicare e far conoscere i tuoi valori agli utenti che ci cercano.

 

Come rispondere a una recensione positiva o neutrale

Il primo passo per imparare a gestire le recensioni #likeapro è di stabilire delle linee guida per rispondere alle recensioni neutrali o positive: molto spesso, infatti, le aziende che ricevono recensioni tendono a rispondere soltanto ai commenti negativi ignorando invece quelli positivi.

In realtà, rispondere ai feedback positivi è un buon modo per mostrarci sempre presenti e ben disposti al dialogo con i nostri clienti: quando riceviamo una buona recensione, pertanto, è buona norma ringraziare l’utente per il tempo che ci ha dedicato e rimanere a disposizione per fornire maggiori informazioni. Evitiamo invece di sfruttare l’occasione per promuovere altri prodotti o servizi; in generale, l’utente preferisce avere un’interazione più “umana” e meno “pubblicitaria” con la struttura a cui si rivolge.

Applichiamo poi lo stesso ragionamento anche in caso di commenti neutrali: ringraziamo l’utente, restiamo a disposizione per ulteriori chiarimenti e, se possibile, inseriamo un link o un recapito a cui contattarci nel caso abbiano dubbi o domande sui nostri servizi.

 

 

Come rispondere a una recensione negativa

Quando si tratta di recensioni negative, purtroppo, sono molte le aziende che preferiscono optare per un generico silenzio stampa nella speranza di non attirare l’attenzione sui propri giudizi sfavorevoli. In realtà questo atteggiamento si rivela spesso controproducente, poiché l’utente potrebbe considerarlo come un escamotage per non assumersi le proprie responsabilità.

In questi casi è molto meglio prendersi del tempo per formulare una risposta chiara, esaustiva e professionale. Ringraziamo sempre per la recensione, evitiamo di mostrarci arroganti e, se siamo certi che l’utente abbia commesso un errore, supportiamo la replica con spiegazioni puntuali e comprovate dai fatti. Al termine della risposta, infine, non dimentichiamo di inserire un recapito a cui poterci contattare per qualsiasi esigenza.

 

Come eliminare una recensione

Cosa fare quando l’utente passa a toni ingiustificatamente offensivi o rilascia recensioni sleali? È possibile eliminare la recensione o è necessario lasciarla in bella mostra insieme a tutte le recensioni positive che ci siamo guadagnati con tanta fatica?

Nella maggior parte dei casi la risposta è la seconda. Su molti siti di recensioni, infatti, la politica sulla trasparenza impone che non si possano eliminare autonomamente i feedback, ma che si possano comunque segnalare i commenti che non rispettino le linee guida. In questo caso, dopo aver verificato che il commento risponda ai requisiti per poter essere considerato inappropriato, ci basterà seguire la procedura di segnalazione e attendere che il sito elimini la recensione.

A causa delle tante segnalazioni ricevute ogni settimana, purtroppo, alcune piattaforme potrebbero metterci un po’ prima di attivarsi: se non riceveremo alcun riscontro entro pochi giorni, è consigliabile contattare il centro di assistenza per sollecitare un intervento.

 

Disattivare le recensioni sui tuoi profili web: pro e contro

Per evitare di incappare in questo genere di inconvenienti, alcuni professionisti preferiscono talvolta disattivare la funzione recensioni sui profili della propria struttura.

In linea di massima, optare per una decisione così definitiva non è una scelta ideale: impedire agli utenti di rilasciare un feedback sulla propria esperienza può sembrare sospetto e scoraggiare così nuovi, potenziali clienti dal rivolgersi al nostro studio veterinario.

Una buona risposta ad una pessima recensione, infatti, può risultare molto più performante nell’ottica di migliorare la nostra reputazione professionale online piuttosto di un profilo “blindato” che non ammette i pareri discordanti.

 

 

Come chiedere una recensione

Ora che abbiamo chiarito l’importanza delle recensioni per trovare nuovi clienti per il nostro ambulatorio veterinario passiamo alla fatidica domanda: in che modo convinco i miei clienti soddisfatti a lasciare una recensione positiva? Il modo migliore (e anche il più diretto), è quello di chiederlo di persona: possiamo proporlo al termine di una visita di controllo, o quando un cliente abituale telefona per fissare un nuovo appuntamento.

Un’alternativa è quella di utilizzare i nostri social media pubblicando un post o una storia in cui chiediamo agli utenti di raccontare agli altri pet parent la loro esperienza presso il nostro studio. Se disponiamo un servizio di newsletter, poi, possiamo anche inviare ai tuoi iscritti un breve sondaggio di gradimento sui tuoi servizi.

L’importante è spiegare in modo chiaro dove e in che modo deve essere rilasciata la recensione — Facebook o Google My Business? Con un giudizio generico o specificando il servizio di riferimento? — ed evitare di diventare troppo insistenti.

 

Sapevi che le recensioni possono diventare un utile contenuto da condividere sulle tue pagine social? Nel nostro articolo Il veterinario social parliamo anche di questo: leggilo ora e scopri tanti
spunti e consigli per rinnovare la strategia di social media marketing del tuo ambulatorio veterinario!

GOOGLE MY BUSINESS E MARKETING VETERINARIO
Come raggiungere nuovi utenti grazie a Google My Business e Local SEO

Google My Business e Marketing veterinario

Secondo le statistiche di Google , il 59% degli utenti effettua delle ricerche online prima di effettuare un acquisto, e più della metà dichiara di affidarsi ai motori di ricerca per trovare o scoprire nuovi brand. Nel corso dell’ultimo anno, inoltre, Le ricerche relative a prodotti e/o servizi “disponibili intorno a me” sono cresciute di oltre il 100%.

 

Questo significa che, prima di decidere se acquistare o meno un prodotto e/o un servizio, l’utente seguirà un percorso che lo porterà a compiere più o meno esattamente le seguenti azioni:

 

  • Si affiderà al motore di ricerca per trovare la lista delle attività vicino a sé che rispondono alle sue esigenze (Local Pack);
  • Utilizzerà la mappa per individuare quelle più comode in base alla propria posizione;
  • Valuterà descrizione e recensioni di ognuna per trovare quella che, tra tutte, sembra più idonea a soddisfare le proprie richieste.

 

Data questa premessa, essere o meno presenti sul web può risultare determinante quando si tratta di rendere la tua attività più competitiva rispetto alle altre presenti nella tua zona. Pur avendo un’ottima reputazione, infatti, non comparire nella Directory del motore di ricerca può ridurre di molto le tue possibilità di ampliare il tuo pubblico al di fuori della cerchia di clienti affezionati.

 

Per fortuna, non serve essere dei professionisti del marketing per aggiudicarti un pin sulla mappa: ecco perché, nei prossimi paragrafi, ti introdurremo alle basi della Local SEO e ti sveleremo come ottimizzare la tua scheda Google My Business e migliorare il tuo posizionamento locale!

 

 

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Local SEO e Google My Business: cosa sono e a cosa servono

Sia che tu abbia già un tuo sito web, sia che tu sia nuova/o dell’universo Digital, è molto probabile che tu abbia già sentito parlare di Local SEO e Google My Business. Ma di cosa si tratta? E soprattutto, a cosa servono?

 

Per Local SEO si intende un processo di ottimizzazione che consentirà alla tua attività di migliorare il proprio ranking locale, posizionandosi tra i primi risultati del motore di ricerca (SERP). In altre parole, la Local SEO ti permetterà di farti trovare sul web prima dei tuoi competitor ogni volta che un utente svolge una ricerca a livello locale per “veterinario a…” o “clinica veterinaria attorno a me”.

 

Google My Business  è uno strumento (il tuo pin virtuale) che ti permetterà di farti trovare nelle ricerche eseguite da Google Search e Google Maps. Si tratta, in breve, di una scheda contenente tutte informazioni utili per farti trovare e contattare da nuovi, potenziali clienti, e che permette di eseguire azioni come:

 

  • Ricevere indicazioni stradali per raggiungerti;
  • Chiamare o inviare messaggi alla tua attività;
  • Salvare il tuo profilo tra i Preferiti per poterlo consultare in caso di necessità.

 

Creare un profilo e costi Google My Business
Prima di svelarti qualche trucco per migliorare il tuo posizionamento in SERP, vogliamo rispondere subito a una delle più frequenti domande su Google My Business: quanto costa attivare un account?

 

Nulla! L’iscrizione a Google My Business, infatti, è gratuita e può essere effettuata da chiunque. Una volta eseguita, il motore di ricerca ti chiederà soltanto di verificare l’attività per accertarsi che appartenga realmente a te.

 

La verifica avviene con un codice che ti verrà comunicato tramite cartolina (solo alcune attività sono idonee alla verifica telefonica o via mail), e potrebbero volerci fino a 14 giorni prima di poter concludere l’operazione.

 

Durante questo periodo di tempo non potrai inserire né modificare i dati della tua attività, ma potrai approfittare dell’attesa per sbirciare le schede dei competitor locali e preparare un piano strategico con tutte le informazioni e i contenuti che vorrai condividere con il pubblico.

 

 

Come funziona Google My Business

Una volta verificato il tuo profilo, potrai iniziare a compilare la scheda con le informazioni fondamentali riguardanti la tua attività Seleziona innanzitutto la tua Categoria di appartenenza e inserisci i tuoi recapiti per permettere agli utenti di raggiungerti con facilità. Nel tuo profilo non dovranno mai mancare:

  • Indirizzo
  • Indirizzo e-mail
  • Numero di telefono

 

Seleziona un’immagine profilo e un’immagine copertina riconoscibili (il tuo logo, la tua insegna, o una foto del tuo ambulatorio, ad esempio) e scrivi una descrizione dettagliata dei tuoi servizi, cercando di includere tutte le parole chiave utili per consentire agli utenti di trovare subito la tua attività quando viene eseguita una ricerca per “veterinari vicini a me” nella tua zona.

 

Non dimenticare di aggiornare i tuoi orari di apertura e, se possiedi un sito web, accertati che le informazioni condivise sulla scheda Google My Business siano coerenti con quelle già presenti online.

 

Come gestire il tuo account Google My Business

Ora che il tuo profilo è pronto, puoi iniziare ad aggiornarlo con foto, contenuti e video sulla tua attività.

 

Se sei già attiva/o sui social non ti servirà creare nuovi contenuti per il tuo profilo: ti basterà ricondividere i post sulla tua scheda e interagire con quelli caricati dagli utenti. Se stai iniziando ora a muovere i tuoi primi passi nel mondo del Social Media Marketing, invece, puoi trovare qualche spunto per i tuoi contenuti sul nostro articolo Il veterinario social!

Una volta aggiornato il tuo profilo potrai visualizzare le tue statistiche su azioni e visualizzazioni direttamente dal pannello di controllo. Gli Insight di Google possono esserti di grande aiuto per ottimizzare la tua scheda, mostrandoti ad esempio:

 

  • In che modo gli utenti cercano la tua attività (per ricerca diretta, esplorando una mappa o una categoria, o tramite i suggerimenti) e dove la visualizzano (Google Search o Maps);
  • Quali azioni eseguono sulla tua scheda (come ad esempio clic, recensioni e condivisioni);
  • Quante telefonate sono state effettuate tramite il pulsante di chiamata.

 

 

Le recensioni dei tuoi clienti, infine, sono un prezioso aiuto per capire come migliorare la tua esperienza utente. Incoraggia gli utenti soddisfatti a valutare positivamente la tua attività, e rispondi alle recensioni ringraziando per il tempo dedicato.

 

Anche le recensioni negative possono rivelarsi un’opportunità: invita gli utenti delusi a spiegarti cosa non gli è piaciuto e suggerirti un modo per ottimizzare il tuo servizio, e renditi disponibile per discuterne privatamente lasciando loro un recapito telefonico o e-mail.

 

Ottimizzazione di Google My Business per mobile

Secondo uno studio di Aquisio, il 75% delle ricerche globali da smartphone con intento locale si traducono in una visita fisica entro 24 ore. Per questo motivo è importante ottimizzare quanto più possibile la tua scheda Google My Business per agevolare la navigazione da dispositivi mobili.

 

Per fare ciò, verifica innanzitutto che geolocalizzazione e chiamate funzionino correttamente, e attiva il servizio di messaggistica per permettere agli utenti di avere un contatto diretto con te in caso di necessità.

 

Puoi anche scegliere di attivare un servizio di prenotazione online per consentire agli utenti di richiedere un appuntamento senza telefonare: Google non gestisce direttamente questo servizio, ma offre un’ampia lista di partner tra cui scegliere, e può inviarti promemoria e notifiche push ogni volta che ricevi una nuova prenotazione.

I vantaggi di Google My Business per il tuo ambulatorio veterinario

Stando ai dati del rapporto ASSALCO Zoomark 2021, negli ultimi tre anni le cliniche e gli ambulatori veterinari italiani sono saliti da 7.100 a 9.400.

 

Di pari passo con la crescita delle strutture, anche il livello di complessità dei servizi è andato aumentando, risultando in un’offerta sempre più ampia e diversificata. E se a fare la vera differenza rimane ancora il rapporto professionista-cliente, l’incremento della competizione tra professionisti del settore rende sempre più complesso raggiungere ed attrarre nuove fasce di pubblico.

In questo contesto, Local SEO e Google My Business rappresentano un prezioso aiuto per conquistare maggiore visibilità anche tra chi ancora non conosce e non ha sentito parlare della tua attività.

Imparare a gestire correttamente i nuovi strumenti del web, è dunque il primo passo per adeguare la tua attività ai requisiti della professionalità 2.0 e rispondere in modo sempre più esatto e puntuale alle nuove esigenze dei Pet Parent italiani.

Il veterinario social: social media marketing per veterinari

Il veterinario social

Qualche tempo fa vi abbiamo parlato di alcune semplici strategie di digital marketing per negozi di animali e professionisti del pet . Oggi, invece, parliamo di veterinari e social media: è utile utilizzare i social per promuovere una clinica veterinaria? Che canali scegliere, che contenuti pubblicare e, soprattutto, come diventare un vero veterinario social?

Prendi carta e penna e preparati a prendere appunti: nei prossimi paragrafi siamo pronti a svelarti tutti i segreti del social media marketing (che funziona davvero) per veterinari!

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Social media marketing per veterinari

Che il tuo studio sia già ben avviato o che tu l’abbia inaugurato da poco, ci sono molti motivi per cui i social network possono aiutarti a raggiungere un pubblico più ampio e trovare nuovi clienti per la tua attività.

Ogni giorno, infatti, centinaia di persone in tutto il mondo effettuano ricerche online per trovare servizi e prodotti vicini a sé. Degli utenti attivi sui social, l’86% utilizza Facebook ed Instagram per rispondere alle proprie esigenze più immediate.

Una presenza attiva su queste piattaforme, ti permetterà di comparire in cima alla lista dei risultati di ricerca per “veterinario” e “ambulatorio veterinario”, aumentando le tue opportunità di ottenere visite, contatti e nuovi clienti.

Inoltre, coltivare la community social del tuo ambulatorio veterinario, ti consentirà di consolidare il rapporto di fiducia con i clienti già esistenti, incentivandoli a tornare per controlli periodici, consigli sul benessere dei propri pet e molto altro ancora!

Ma da dove iniziare per avviare la tua strategia di social media marketing per veterinari?

 

Marketing veterinario: promuovere il tuo ambulatorio con i social network

Come per tutte ogni strategia di marketing che si rispetti, la prima cosa che dovrai fare sarà definire il tuo obiettivo: fare social media marketing non significa solo creare contenuti che piacciono, ma portare gli utenti a compiere determinate azioni attraverso i contenuti che proponiamo loro, come ad esempio chiedere una consulenza o prenotare un appuntamento.

Una strategia social che funziona, insomma, è quella che ti permette di trasformare tutti i like raccolti sui post in nuovi clienti, più visite al tuo studio o più iscritti alla tua newsletter in base all’obiettivo che ti sei posta/o.

Per questo motivo, prima di cominciare a realizzare i tuoi contenuti, dovrai chiederti: cosa voglio ottenere dai social? Più interazione? Più visite? Una volta chiarito questo punto, potrai passare alla scelta dei canali più indicati a raggiungere il tuo obiettivo.

 

C’è social e social: trova il canale giusto per la tua attività

Come utente, conoscerai bene la differenza tra Facebook, Instagram, Linkedin e Twitter. Ma come professionista, come fare per riconoscere su quali piattaforme promuovere il tuo ambulatorio veterinario e quali tralasciare?

Facebook e Instagram sono ottimi canali per rivolgerti ad un pubblico più ampio ed eterogeneo; ma mentre su Facebook l’utente tende ad essere più interessato all’aspetto informativo, su Instagram, invece, tende più spesso a privilegiare l’aspetto emozionale.

Facebook, inoltre, è una buona risorsa per consolidare la tua community attraverso gruppi, eventi e pagine specializzate.

Linkedin è una piattaforma social dedicata ai professionisti. In quanto tale, può esserti utile per aumentare l’autorevolezza del brand all’interno di una community specializzata.

Twitter ti consente di dialogare con il tuo pubblico nello spazio di 280 caratteri. Puoi esprimere un’opinione su questioni legate all’attualità, o condividere citazioni interessanti da parte di colleghi ed esperti.

Con WhatsApp l’assistenza al è facile e istantanea: invita i tuoi clienti a tenersi in contatto e a chiedere un parere rapido sui loro pet.

YouTube, infine, è utile per approfondire contenuti anche complessi in modo coinvolgente e leggero; utilizzalo per offrire consigli, tutorial e tip per il benessere quotidiano dei pet.

 

Come usare i social: strategia, canali e progettazione dei contenuti

Ora che hai aperto i tuoi canali social, è tempo di passare ai contenuti. Il primo step per creare dei post interessanti, divertenti, emozionanti, è progettare un piano editoriale che risulti sostenibile tanto in termini di tempo, quanto in termini di lavoro.

Creare dei contenuti di qualità richiede un notevole impegno: talvolta, per un solo post particolarmente strutturato, si può arrivare ad impiegare anche qualche ora! Ecco perché ti consigliamo di non esagerare, almeno in un primo momento, e di pianificare le tue uscite in base al tempo effettivo di cui disponi.

Per iniziare, può esserti utile chiederti:

  • Cosa vorrei comunicare al il mio pubblico? E che tipo di contenuti fa al caso mio?
  • Posso pubblicare questi contenuti su tutti i miei canali (cross-posting) o si tratta di contenuti specifici per un solo canale (ad esempio, un video in formato orizzontale per YouTube)?
  • Quanto tempo voglio (e posso) dedicare alla creazione di contenuti?

Una volta che avrai risposto a queste prime domande, potrai passare alla stesura del tuo piano editoriale.

 

E adesso… cosa posto? Come usare i social in una clinica veterinaria

I social media offrono così tante possibilità che, talvolta, può essere difficile decidere su che genere di contenuti focalizzarsi.

Le foto, per immediatezza e impatto emozionale, rappresentano sempre una base sicura su cui strutturare il tuo piano editoriale, ma esistono molte altre risorse utili a far conoscere la tua attività e ad aumentare il coinvolgimento dei tuoi follower:

  • FAQ — Puoi inserirle nella descrizione di Facebook, o pubblicarle come storia in evidenza sul tuo profilo di Instagram: le frequently asked questions sono un modo semplice ed immediato per raccontare la tua attività al pubblico.
  • Video YouTube — sapevi che più dell’85% degli utenti social preferisce YouTube rispetto ai blog tradizionali ed alle altre piattaforme social? Quindi perché non sfruttare il formato video per presentare il tuo team e i tuoi servizi, e per creare contenuti educativi per la cura dei pet a casa?
  • L’importanza della community — I social media sono uno strumento molto importante per dialogare attivamente con i tuoi clienti: sfrutta WhatsApp e Facebook Messenger per gestire le tue prenotazioni, per ricordare gli appuntamenti, chiedere un feedback o per informarti sullo stato di salute dei tuoi piccoli pazienti!
  • Repost — Ripostare contenuti, video o articoli di colleghi ed esperti è un buon modo per tenere attivi i tuoi profili anche quando la fantasia scarseggia; quando lo fai ricorda sempre di taggare l’autore originale: oltre ad essere richiesto dalla netiquette, è anche un’occasione per dare più visibilità alla tua pagina!

 

Da Canva a Creator Studio: le armi segrete del veterinario social

Una volta che saprai di che contenuti vuoi occuparti, avrai bisogno degli strumenti giusti per assicurarti un risultato professionale e una pianificazione impeccabile.

Fortunatamente, online sono disponibili diversi tool gratuiti o a pagamento che ti possono aiutarti nella creazione e nella programmazione dei tuoi post social. Di seguito te ne suggeriamo alcuni:

  • Canva — Con tantissimi template gratuiti, Canva è uno strumento utilissimo per creare grafiche accattivanti anche senza essere professionisti; nella versione Pro, inoltre, consente di creare un kit aziendale con loghi e palette colori personalizzate.
  • Fanpage Karma — Cosa pubblicare? Chiedilo a Fanpage Karma! Si tratta di una piattaforma in abbonamento che ti consente di scoprire gli ultimi trend, spiare i tuoi competitor diretti ed individuare il momento perfetto per ottenere una massima visibilità.
  • Hootsuite — Hootsuite è una risorsa a pagamento che ti consente la programmazione e la gestione di tutti i tuoi profili social da un’unica app; oltre alla funzione di planning, inoltre, integra una funzione statistica che ti permette di conoscere in tempo reale i progressi delle tue attività sponsorizzate.
  • Creator Studio — Creator Studio è una suite che ti consente di creare, programmare, modificare e monitorare tutti i tuoi contenuti Facebook e Instagram; gratuito e intuitivo, offre molte interessanti insight su copertura, progressi e andamento delle tue campagne!
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Social media & marketing online per veterinari: un mondo da scoprire

Quello dei social è un mondo in continua evoluzione, e restare al passo con i suoi molteplici sviluppi può spesso risultare impegnativo.

Una buona conoscenza delle basi del social media marketing, però, ti permetteranno di muoverti con dimestichezza tra piattaforme, strumenti e trend, e di imparare ad usarli al meglio per promuovere la tua attività! Da dove cominciare?

Puoi partire dalle video-pillole del nostro canale YouTube , o scoprire i webinar online di CIAM Académica . In ogni caso, non dimenticare di seguirci sui social per scoprire tutte le prossime opportunità formative firmate CIAM!

Come diventare veterinario

Quella del medico veterinario è una professione che offre molteplici opportunità professionali. Ma come diventare veterinario?

Per chi ama prendersi cura degli animali, quella del veterinario è una professione che sa dare grandi soddisfazioni. Non solo permette di passare molto tempo in loro compagnia ma offre anche diversi sbocchi professionali sia nel settore privato che nella sfera pubblica.

Ma come si diventa veterinario? Quali sono i corsi da seguire, come funziona il test di ammissione e quali sono le opportunità di carriera? Nei prossimi paragrafi cercheremo di rispondere ad ogni tua domanda su questo splendido lavoro.

 

Indice

 

Cosa fa un veterinario

Probabilmente sorriderai leggendo questa domanda. Il veterinario cura gli animali, che altro sennò?

È vero, il medico veterinario è quella figura professionale che si occupa della salute degli animali; un operatore sanitario che mette le proprie competenze al servizio della collettività tutelando il patrimonio faunistico e zootecnico locale.

In quanto operatore sanitario, la sua attività è regolata da un codice deontologico (https://www.fnovi.it/fnovi/codice-deontologico), un codice di comportamento definito dalla FNOVI, la Federazione nazionale ordini veterinari italiani, che ne regola l’esercizio della professione.

Professione veterinaria: educare al rapporto uomo-animale-natura

Secondo il primo articolo del codice, il medico veterinario è chiamato a dedicare la propria opera alla protezione dell’uomo e degli animali da danni e pericoli derivanti dall’ambiente, dalle malattie animali e dal consumo di alimenti o altri prodotti di origine animale.

Ciò significa che riveste un ruolo chiave non soltanto nella salvaguardia della salute degli animali, ma anche dell’uomo attraverso campagne di prevenzione igienico-sanitaria ed educando alla costruzione di un corretto rapporto uomo-animale-natura.

Dove lavora il veterinario

Come molte altre professioni legate all’ambito sanitario anche il veterinario può lavorare come dipendente pubblico o privato, o come libero professionista.

Indipendentemente dal settore, le mansioni che gli spettano sono principalmente dettate dal tipo di impiego e dalla sua eventuale specializzazione, ma qual è la differenza principale tra i due ambiti?

Il veterinario pubblico

Un medico veterinario impiegato nel settore pubblico può essere assunto nelle ASL locali per svolgere attività di prevenzione della salute degli animali, ispezioni negli allevamenti con rilascio di certificati e, più in generale, controlli igienico-sanitari nell’ambito della produzione di alimenti e prodotti di origine animale.

Il veterinario privato

Un veterinario impiegato nel settore privato come dipendente o libero professionista può lavorare all’interno ambulatori e cliniche veterinarie, ma anche in parchi naturali, giardini zoologici e aziende agricole, occupandosi di:

  • consulenza sul benessere e la nutrizione degli animali
  • prescrizione di terapie farmacologiche, esami e analisi
  • prelievi e vaccinazioni

Pet food e Pharma: nuove opportunità di lavoro nell’industria del pet
Un’altra, crescente opportunità in ambito privato è poi quella delle industrie attive nel settore pet food e pharma.

Qui il veterinario può affiancare i laboratori di ricerca e sviluppo in qualità di product specialist o fare da tramite tra industria farmaceutica e medici veterinari in veste di informatore scientifico.

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Sei un veterinario e ti piacerebbe scoprire di più sulle opportunità lavorative nel mondo pet food & pharma? Visita la nostra sezione Business Unit. Oppure inviaci il tuo curriculum nella sezione Lavora con noi!

 

Come si diventa veterinario

Ora che sai di cosa si occupa un veterinario e in quanti ambiti si può diramare la sua professione, veniamo alla grande domanda: come diventare veterinario?

Il corso di laurea in Medicina veterinaria

Se ti stavi chiedendo se serva una laurea per diventare veterinario, la risposta è sì.

I più comuni corsi di laurea per intraprendere questo percorso professionale sono la laurea magistrale e la laurea specialistica in Medicina veterinaria (corsi LM-42 e 47/S), anche se molte università italiane offrono corsi triennali che permettono di accedere alle magistrali in veterinaria.

Ad esempio, potresti frequentare un corso triennale in Biotecnologie veterinarie L-02 e completare la tua formazione con una magistrale in Scienze biotecnologiche veterinarie LM-09.

La laurea in veterinaria: durata del percorso e iscrizione all’ordine

I corsi di laurea in ambito veterinario hanno una durata minima di cinque anni, al termine del quale dovrai sostenere un esame di stato obbligatorio per l’iscrizione all’ordine dei veterinari (FNOVI).

Per accedere all’esame di stato non c’è un periodo di praticantato obbligatorio come in molte altre facoltà, ma un tirocinio formativo fa comunque parte del tuo percorso di studi.

I corsi legati all’ambito sanitario, infatti, mirano all’acquisizione di competenze teoriche e pratiche che ti permetteranno di affrontare con sicurezza ogni possibile scenario in cui ti imbatterai nel corso della tua carriera, come ad esempio:

  • svolgere servizi di sanità animale tramite controlli sul territorio
  • ispezionare stabilimenti in cui si lavorano prodotti di origine animale
  • offrire consulenza per attività commerciali

 

Il test di ammissione a veterinaria: prepararsi per affrontarlo con successo

L’Italia è tra i Paesi europei che offrono il maggior numero di corsi di laurea in veterinaria: sono più di 10 le università italiane che erogano corsi di medicina veterinaria, tutti a numero chiuso.  Questo perché la richiesta è molto alta e i posti disponibili sono sempre inferiori rispetto alla domanda.

L’accesso avviene dunque tramite un test di ammissione; un esame piuttosto rigido che si compone di 60 domande riguardanti cultura generale, biologia, logica, chimica, fisica e matematica.

Come prepararsi al test di veterinaria

Secondo Alpha Test, casa editrice specializzata nella preparazione ai test d’ingresso universitari, la media degli ammessi alla facoltà di veterinaria è di 1 su 12, quindi meglio prepararsi per tempo, in vista dell’esame!

Ma come superare il test di veterinaria senza stress? Fortunatamente, oggi sono disponibili diversi strumenti che ti permetteranno di affrontare la prova con la giusta preparazione. Dai manuali con argomenti di studio ed esercitazioni pratiche, fino a veri e propri corsi di preparazione su piattaforme di e-learning avrai l’imbarazzo della scelta!

Dal liceo all’università: quali sono le scuole migliori per diventare veterinario?

Se ti stai chiedendo che liceo bisogna fare per diventare veterinario e quali siano le scuole migliori per prepararsi a questo percorso, non esiste una risposta alla tua domanda.

Per iscriverti ad un corso in Medicina veterinaria non è necessario un diploma di liceo e puoi accedere al test anche se hai frequentato un istituto tecnico o professionale: saranno il tuo impegno e la tua determinazione a fare la differenza.

Per familiarizzare con l’ambiente anche se stai ancora frequentando le scuole secondarie, però, puoi rivolgerti ad alcune cliniche veterinarie che organizzano stage formativi durante il quarto e quinto anno delle superiori.

Dopo la laurea: dai master al tuo ambulatorio veterinario

La laurea e l’iscrizione all’ordine dei veterinari non sono che l’inizio del tuo percorso professionale.

Dopo l’esame di stato puoi decidere di approfondire una particolare branca della medicina veterinaria. In questi casi dovrai seguire un corso post-laurea della durata di due o tre anni presso una Scuola di specializzazione.

Oppure potrai decidere di aprire un ambulatorio veterinario privato e diventare libero professionista. In questo caso non ti serviranno ulteriori specializzazioni ma avrai comunque bisogno di alcune certificazioni rilasciate dalla ASL e dal comune di riferimento.

Perché diventare veterinario

La passione e la predisposizione a prendersi cura dei nostri amici a quattro zampe non sono gli unici (buoni) motivi per convincere un aspirante veterinario a intraprendere questo percorso professionale.
Secondo l’Associazione veterinari, l’Italia è tra i primi Paesi europei per numero di animali domestici: nel corso del 2020, la quota di animali d’affezione nelle case italiane ha raggiunto 62.1 milioni; di questi, 16.1 milioni sono rappresentati dai soli cani e gatti.

Vet e benessere: un settore in continua crescita
Il settore legato alla salute degli animali domestici, inoltre, è in continua crescita.

(Leggi il nostro Articolo “Quanti cani e gatti ci sono in Italia” +link)

Secondo il rapporto Zoomark 2021 di ASSALCO, (l’Associazione nazionale imprese per l’alimentazione e la cura degli animali da compagnia), le strutture veterinarie su scala nazionale sono salite a 9.400, registrando un notevole aumento nell’attività professionale e l’introduzione di servizi paralleli come la consulenza nutrizionale e il consulto online.

Il veterinario, quindi, è una figura di riferimento sempre più importante nelle famiglie italiane: non solo un esperto del settore e un premuroso operatore sanitario bensì un amico prezioso a tutela del benessere dei nostri amici animali!