Le malattie più comuni negli animali domestici: quando preoccuparsi

I nostri fidati animali domestici sono ormai una parte integrante della nostra vita, noi ci prendiamo cura di loro in ogni aspetto e loro in cambio ci offrono il loro amore incondizionato.


Diventano veri e propri componenti della famiglia e ogni volta che si trovano in difficoltà ce lo fanno capire in moltissimi modi, soprattutto quando la loro salute è a rischio.

I problemi di salute che affliggono gli animali domestici possono essere lievi e facilmente trattabili oppure piuttosto seri, ed è qui che entra in gioco l’attenzione del padrone nel riconoscere i sintomi ed agire tempestivamente.
Le malattie più comuni delle specie animali sono le più varie ed in base all’animale domestico in questione, possono differenziarsi per sintomi e decorso della malattia.


Ma come fare per capire se il nostro adorato amico peloso è affetto da un problema di salute? I primi segnali evidenti che riscontrerete possono essere fondamentali per capire quale sia il problema.


A breve daremo un’occhiata ai principali sintomi delle patologie più comuni negli animali e capiremo insieme come intervenire e se sia il caso di rivolgersi ad un veterinario.

I problemi di salute più comuni nei cani e nei gatti

I cani ed i gatti sono da sempre gli animali domestici che abitano le nostre case e il solo atto di prendercene cura rende felici noi ed i nostri amici a quattro zampe.


Spesso però, sopraggiungono problematiche che mettono a dura prova la salute degli animali ed una rapida analisi può essere vitale.


Se ad esempio avete deciso di adottare un cane anziano, può succedere che esso abbia dei problemi di salute a cui prestare particolare attenzione.
Per essere più preparati a riconoscere le necessità del vostro animale domestico ecco di seguito le malattie più comuni.

Parassiti intestinali: i sintomi

I parassiti intestinali attaccano principalmente i cuccioli e gli animali abituati a stare all’aria aperta. Si tratta di una delle malattie più comuni nei cani e nei gatti ed il suo decorso spesso è piuttosto silente.

Tra i sintomi più comuni per riconoscere questa malattia troviamo:

● Diarrea e sangue nelle feci
● Dolore addominale
● Febbre
● Inappetenza o aumento dell’appetito con conseguente perdita di peso
● Pelo opaco e secco
● Letargia
● Vomito, a volte con presenza di vermi
● Gonfiore addominale


Per prevenire i parassiti di questo genere, è importante sottoporre il cucciolo a  ontrolli periodici.

Il trattamento invece prevede la somministrazione di farmaci antiparassitari che saranno prescritti dal vostro veterinario.

Congiuntivite: i sintomi comuni in cani e gatti

La congiuntivite è un’altra delle malattie più comuni nei cani e nei gatti, si tratta di un’infiammazione della membrana oculare. Nelle infiammazioni non gravi i sintomi più comuni sono:

● Lacrimazione e secrezioni di colore giallastro più o meno abbondanti
● Arrossamento degli occhi
● Dolore e prurito

Per curare una congiuntivite leggera, l’ideale è applicare degli impacchi di camomilla in modo da pulire bene le palpebre dell’animale.

Nei casi più gravi inceve è sempre meglio rivolgersi al veterinario in quanto una cattiva cura del problema può portare alla cecità

Le malattie più comuni dei conigli domestici

Prendersi cura di un coniglio è un’esperienza unica che regala molte soddisfazioni. Il suo musetto dolce e il pelo morbido rendono questo animale domestico uno dei più carini e docili da tenere in casa.


Può capitare però che anche in presenza di un ambiente salubre ed uno stile di vita impeccabile, il nostro amico peloso si ritrovi a dover affrontare qualche problema di salute.


Ma cosa fare quando percepiamo che il nostro coniglio non sta bene?
Innanzitutto bisogna valutare bene i sintomi che mostra e cercare di capire quale sia il problema. Ecco alcune delle malattie più comuni nei conigli.

Raffreddore: i sintomi più comuni nel coniglio

Eh già, avete capito bene, il raffreddore è una delle malattie più comuni nei conigli domestici.

Proprio come accade a noi, può succedere che il coniglio soffra di raffreddore ma essendo un animale piuttosto delicato, è bene accorgersi in tempo prima di arrivare a conseguenze gravi.

Può capitare però che anche in presenza di un ambiente salubre ed uno stile di vita impeccabile, il nostro amico peloso si ritrovi a dover affrontare qualche problema di salute.

Ma cosa fare quando percepiamo che il nostro coniglio non sta bene?
Innanzitutto bisogna valutare bene i sintomi che mostra e cercare di capire quale sia il problema. Ecco alcune delle malattie più comuni nei conigli.

I sintomi del raffreddore nel coniglio sono i seguenti:

● Naso umido
● Starnuti
● Ansimare
● Occhi che gocciolano

Come per i loro padroni, il raffreddore nei conigli è un problema di salute che può derivare da allergia o da una patologia.
È bene consultare il veterinario che capirà se si tratta di un’infezione o una problematica legata ad altri fattori scatenanti

Mixomatosi: sintomi e prevenzione

La mixomatosi è una malattia possibilmente letale che attacca i conigli in generale, compresi quelli domestici.

Si tratta di una malattia virale estremamente contagiosa che viene trasmessa da insetti come pulci e zanzare. I sintomi più comuni, riconducibili a questa malattia sono:


● Congiuntivite e secrezioni dense dagli occhi
● Rigonfiamento cutaneo su testa e arti
● Infiammazione organi genitali


Si tratta di una malattia aggressiva e con conseguenze letali ed è perciò necessaria una vaccinazione.

Le malattie comuni degli animali acquatici

Se avete deciso di prendere un nuovo pesce per il vostro acquario, dovete sapere che anche i pesci, in particolare quelli rossi, possono presentare dei problemi di salute.

Si tratta di animali domestici piuttosto delicati che necessitano di condizioni ottimali e specifiche per vivere bene.

Nel caso in cui queste condizioni ideali venissero a mancare, il pesce d’acquario in questione ne soffrirebbe e lo stress causato potrebbe portare alla comparsa di alcune patologie.

Vediamo dunque quali sono le malattie più comuni dei pesci d’acquario

Malattia dei puntini bianchi: quali sono i sintomi

La malattia dei puntini bianchi, è una patologia parassitaria che può rivelarsi fatale se non curata tempestivamente. Tra i sintomi troviamo:

● Comparsa di puntini bianchi sul corpo
● Nuoto a scatti ed irregolare
● Pinne chiuse
● Letargia e difficoltà respiratorie nei casi più gravi

Il trattamento, prevede la pulizia dell’acqua della vasca e l’aumento della temperatura in acquario a 28-30°. Insomma, bisogna cercare di eliminare i possibili parassiti che possono essersi annidati nell’acquario.

Idropsia: i sintomi riconoscibili nei pesci

L’idropsia è una delle malattie più comuni che possono attaccare i pesci d’acquario.

Si tratta di una patologia facilmente riconoscibile ed è bene separare i soggetti colpiti in quanto si tratta di una malattia infettiva. Tra i sintomi più facili da constatare ci sono:

● Rigonfiamento del ventre
● Innalzamento delle squame
● Occhi sporgenti in alcuni casi
● Letargia
● Il pesce risiede spesso in superficie

Per trattare la malattia è importante mettere in quarantena i pesci colpiti dall’infezione e distabilire l’equilibrio ideale nell’acquario. Potrebbe inoltre essere opportuna la somministrazione di farmaci antibiotici appositi.

I problemi di salute più comuni negli uccelli

Anche gli uccelli domestici possono trovarsi davanti a problemi di salute che possono compromettere il loro benessere.

Per questo motivo è bene conoscere le malattie più comuni che colpiscono i volatili in modo da poter riuscire ad agire in tempo sul problema ed evitare conseguenze gravi.

Falsa muta: i sintomi principali

La falsa muta è un problema di salute che colpisce principalmente gli uccellini canori come ad esempio i canarini.

Per riconoscere rapidamente se questa malattia ha colpito il vostro uccello domestico, ecco i sintomi più comuni:

● Perdita del piumaggio nella zona della testa e del collo
● Crescita delle nuove piume lenta o assente
● Prurito

Il trattamento adatto a combattere questa malattia prevede un’alimentazione ricca di verdure, minerali e vitamine. È consigliabile inoltre spostare l’uccello in un ambiente più spazioso e pulito possibile.

La buona salute di un uccello in gabbia, è fondamentale anche per il padrone in quanto, gli uccelli come cocorite e pappagallini, potrebbero essere portatori di zoonosi ed infettare anche l’uomo.

In conclusione, queste sono solo alcune delle malattie più comuni che colpiscono i nostri cari animali domestici.

Una cosa è certa, sottoporre i nostri amici speciali a controlli costanti dal veterinario può fare in modo di prevenire e diagnosticare in tempo qualsiasi tipo di disturbo, più o meno grave ed il risultato sarà un animale domestico sano e felice.

Gestionale veterinario per il tuo ambulatorio: come scegliere quello più adatto alle tue esigenze

Quando si parla di gestionale veterinario si fa riferimento ad un sistema di organizzazione in grado di agevolare enormemente e pianificare in modo impeccabile il lavoro all’interno di un ambulatorio o di una clinica veterinaria.

La professione del veterinario richiede, oltre all’impegno costante nel rapporto con i propri pazienti animali, un sistema organizzato di lavoro che riguarda l’archiviazione di cartelle cliniche, la presa in carico di nuovi appuntamenti per le visite, la gestione del magazzino e tutto ciò che riguarda l’ambito amministrativo.

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Perché utilizzare un gestionale veterinario?

L’utilizzo di un buon gestionale può rivelarsi una risorsa fondamentale in grado di semplificare, meccanizzare ed organizzare tutti gli aspetti riguardanti il tuo ambulatorio. La parola d’ordine è organizzazione.

Questo ti garantirà infatti maggiore produttività della tua clinica, grande attenzione verso i pazienti oltre che una gestione ottimale ed efficiente delle attività quotidiane dello studio.

Le funzioni principali di un sistema di gestione per veterinari sono:

  • Creare una rubrica pazienti completa di dati anagrafici ed anamnesi
  • Gestire ed ordinare fatture, esami e referti
  • Gestire facilmente il calendario appuntamenti
  • Tenere sotto controllo attrezzature e stock magazzino

Usufruire di un programma di gestione di ultima generazione può aiutarti in un’infinità di cose che riguardano l’amministrazione del tuo studio ma può anche rivelarsi una risorsa fondamentale per strutturare una strategia di social media marketing per veterinari efficace.

Infatti, attraverso i dati che raccoglierai dai tuoi clienti potrai costruire una rubrica alla quale poter attingere per creare post social efficaci, newsletter e messaggi personalizzati per il cliente.

Sia che tu abbia appena aperto le porte del tuo nuovo ambulatorio o che abbia alle spalle anni di attività, la scelta di un gestionale valido ed al passo con i tempi non è assolutamente un fattore da sottovalutare.

Tipologie di gestionali veterinari

Le caratteristiche principali che sicuramente cerchi in un buon gestionale veterinario sono affidabilità, semplicità di utilizzo ed una buona assistenza tecnica. Come capire quale sia il gestionale che rispecchi tutte queste caratteristiche e sia allo stesso tempo adatto al tuo budget?

In commercio esistono molti software e strumenti a cui poter attingere, ognuno dei quali offre differenti fasce di prezzo, questo ti permetterà di valutare quale sia il più congeniale per la tua attività in base al budget che hai a disposizione.

Quando si parla di gestionali, è importante sapere quali siano le proposte del mercato e valutare tutti gli aspetti che differenziano le une dalle altre. Per fare questo, conoscere la distinzione tra i vari software è fondamentale.

Esistono infatti due macro categorie di gestionali: quelli da desktop ed i gestionali veterinari in cloud. I primi sono veri e propri software da installare sui diversi dispositivi che andrai ad utilizzare nel tuo ambulatorio, i secondi invece sono sistemi di gestione che si sviluppano direttamente sul web.

Diamo un’occhiata nel dettaglio per capire quali sono i pro e i contro dei diversi tipi di programmi gestionali.

Gestionale veterinario in cloud: come funziona, pro e contro

Il gestionale veterinario in cloud è sicuramente la soluzione più consigliata. A differenza del software desktop, si avvale della rete internet per il suo funzionamento, di conseguenza non dovrai installare alcun software sul tuo dispositivo ma farai tutto direttamente online.

Non è necessario acquistare il prodotto vero e proprio, ti basterà infatti pagare il servizio online tramite canone mensile o annuale.

Avvalerti di un buon gestionale veterinario in cloud, ti permetterà dunque di avere a disposizione un programma sempre aggiornato e di ultima generazione tramite il quale potrai monitorare in tempo reale tutte le attività del tuo ambulatorio.

Per tutti i motivi indicati, la scelta di un gestionale in cloud può rivelarsi la soluzione ottimale per il tuo studio.

Riassumiamo ora i principali pro e contro del sistema gestionale in cloud. Aspetti positivi:

  • Costi ridotti
  • Aggiornamenti costanti e gratuiti
  • È possibile utilizzare il gestionale da qualsiasi dispositivo
  • Monitoraggio dei dati in tempo reale

Aspetti negativi:

  • Seppur cifrati, i dati vengono condivisi online nella rete
  • Necessita di una connessione internet

Gestionale veterinario desktop: come funziona, pro e contro

Come abbiamo detto, il gestionale veterinario da desktop è un vero e proprio software che deve essere installato sul pc dell’attività. Quest’ultimo si collegherà poi ad un server centrale che raccoglierà tutti i dati inseriti e che saranno accessibili da locale senza il bisogno di collegarsi ad internet.

Si tratta di programmi studiati e realizzati da aziende specializzate ed è dunque obbligatorio l’acquisto del software per ogni terminale che userai.

Per capire meglio gli aspetti positivi e negativi dei gestionali veterinari da desktop ecco un elenco con i punti salienti.

Aspetti positivi:

  • I dati vengono salvati in locale e sono sempre accessibili
  • Pieno controllo sulla sicurezza delle informazioni inserite

Aspetti negativi:

  • Costi da affrontare spesso elevati
  • Programmi difficili da utilizzare
  • I backup dei dati non sono sempre automatici
  • Aggiornamenti del software più sporadici ed a carico della clinica

Il migliore gestionale veterinario in cloud

È dunque arrivato il momento di scoprire qual è il migliore gestionale veterinario in cloud sul mercato. Abbiamo raccolto per te tutte le informazioni necessarie sulla migliore piattaforma, basandoci sulle principali funzionalità che ogni gestionale dovrebbe avere.

SmartVet

Smart Vet è in assoluto il miglior gestionale veterinario attualmente sul mercato. Si tratta di un programma evoluto ed all’avanguardia, caratterizzato da un’interfaccia semplice ed intuitiva.

È un sistema sicuro ed affidabile in grado di proteggere i dati dei pazienti oltre a quelli della tua attività.

Attraverso le funzionalità offerte da Smart Vet, potrai gestire con facilità tutte le cartelle cliniche dei tuoi pazienti, condividere con loro i risultati degli esami, emettere ricette elettroniche pronte per essere inviate via e-mail ed effettuare la fatturazione, il tutto in modo semplice e funzionale.

Potrai inoltre usufruire di un periodo di prova gratuito in modo da constatare direttamente se la piattaforma faccia al caso tuo.

Infine sul sito ufficiale troverai anche diversi tutorial a cui fare riferimento per capirne al meglio il funzionamento.

Di seguito tutti i vantaggi offerti da Smart Vet:

  • Servizio Totalmente in Cloud
  • Postazioni Illimitate
  • Privacy Automatica
  • Sistema Tessera Sanitaria
  • Ricetta elettronica Veterinaria
  • Supporto Clienti

Qualora Smart Vet non dovesse fare al caso tuo, esistono diverse altre piattaforme in cloud sul mercato. Alcuni esempi sono Provet Cloud e VetinCloud.

Quale gestionale veterinario desktop scegliere

Qualora preferissi installare direttamente il gestionale sul dispositivo e gestire totalmente in locale il tuo ambulatorio ci sono due esempi di software gestionale desktop per medici veterinari.

P.O.A. System

P.O.A. System, a differenza dei precedenti è un gestionale desktop. Questo software offre una vasta gamma di funzioni per la tua attività, tra le quali la gestione di fatturazione e contabilità, la presa in carico di appuntamenti con promemoria automatici ai clienti, archiviazione ed invio cartelle cliniche, monitoraggio di scorte di medicinali veterinari e forniture mediche oltre che la possibilità di generare analisi in grado di tenere sotto controllo tutti gli aspetti riguardanti la tua attività.

Il sistema P.O.A. è altamente personalizzabile, potrai perciò adattare le differenti funzioni alle tue necessità di lavoro.

In alternativa a P.O.A. System potresti optare per un gestionale più datato ma estremamente affidabile come Pongo, piattaforma desktop storica sul mercato ormai da diversi anni.

Per concludere, i gestionali veterinari in commercio sono diversi. Una volta deciso se affidarti ad una piattaforma in cloud o desktop, potrai scegliere quello più congeniale al tuo budget.

Affidati ad una soluzione scalabile, capace di adattarsi sia ad un piccolo ambulatorio veterinario che ad una clinica più strutturata, grazie alla possibilità di implementare funzionalità diverse man mano che un’azienda cresce di dimensioni e complessità.

Dotarsi di un gestionale veterinario servirà a rendere più efficiente la gestione di tutte le attività ed è necessario per diventare un’azienda all’avanguardia capace di soddisfare al meglio le esigenze dei propri pazienti. Per ulteriori approfondimenti per la digitalizzazione della tua attività, leggi i nostri articoli nella sezione spunti di marketing per il veterinario.

Come gestire le tue recensioni per trovare nuovi clienti online

Sapevi che più dell’85% dei pet parent italiani ha sempre avuto lo stesso veterinario? Nonostante il considerevole aumento di concorrenza a cui abbiamo assistito negli ultimi anni, infatti, il grado di fidelizzazione dei clienti dei veterinari risulta in realtà piuttosto elevato rispetto ad altre professioni legate al mondo del pet (fonte: ANMVI Zoomark 2019).

Ciò non significa che gli italiani non cambino mai il proprio veterinario: un pet parent potrebbe averne bisogno in vista del trasferimento in una nuova città, o qualora il servizio del proprio professionista di fiducia non risponda più alle sue aspettative. Ma come effettuano, in questo caso, la ricerca di un nuovo ambulatorio a cui affidare il benessere dei propri amici a quattro zampe?

Sempre secondo l’Associazione Nazionale dei Medici Veterinari Italiani la maggior parte dei pet parent italiani continua ad affidarsi primariamente al passaparola di amici e parenti (47% circa). Ma tra gli utilizzatori del web (65% circa dei pet parent totali), quasi il 30% si affida ad internet per informarsi e confrontare diverse strutture veterinarie.

Va da sé che, in quest’ottica, le recensioni diventano uno strumento fondamentale per attrarre e comunicare con quest’ampia fascia di pubblico, per migliorare la nostra reputazione professionale e rinsaldare il rapporto con i nostri clienti di sempre. Ma come imparare a gestirle correttamente? E in che modo convincere gli utenti a rilasciarle di propria spontanea volontà? Te ne parliamo in questo appuntamento del nostro blog: seguici nei prossimi paragrafi per scoprirlo con noi!

 

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Recensioni online: cosa sono e perché il cliente le rilascia

Prima di affrontare il tema della gestione recensioni, partiamo da una domanda fondamentale: cos’è una recensione online, e perché il cliente la rilascia?

Una recensione online è un’opinione rilasciata dagli utenti in merito alla loro esperienza con un determinato servizio, prodotto e/o attività; un feedback che viene rilasciato spontaneamente e che può aiutare gli altri utenti durante il processo d’acquisto. I tre motivi principali che spingono l’utente a rilasciare una recensione sono: soddisfazione, insoddisfazione o la possibilità di ricevere un vantaggio (come uno sconto o un omaggio) da parte dell’attività.

Il principale motivo per cui l’utente legge le recensioni, invece, è per orientarsi tra le tante offerte presenti sul web, evitando di effettuare una decisione sbagliata affidandosi a un brand, un’azienda o, nel nostro caso, di un veterinario poco affidabile.

 

Quanto sono importanti le recensioni online per un ambulatorio veterinario?

Secondo il report 2022 di BrightLocal, il 98% degli utenti legge le recensioni online prima di acquistare un prodotto o un servizio. Di questi, oltre la metà si affida solo a fonti che ritiene sicure per non incappare in recensioni fasulle.

Quali sono le piattaforme più popolari? Ai primi posti troviamo Google, Yelp e Facebook, affidabili e diffuse per ogni tipo di recensione, seguite a ruota da siti più specifici come Trustpilot (per gli acquisti e-commerce) e TripAdvisor (per locali e strutture ricettive).

Ma quante recensioni legge l’utente prima di prendere una decisione? Stando ai dati raccolti da Capterra, la media varia tra le 5 e le 10 recensioni, ma può talvolta arrivare fino a 20, specialmente se il prodotto o il servizio in questione risulta essere particolarmente delicato, come appunto i servizi medici veterinari.

Proprio come accade nel settore della salute umana, i proprietari di animali da compagnia usano sempre più Internet sia per cercare conferma delle diagnosi ricevute e approfondire con ulteriori informazioni, sia per confrontare le strutture ed i professionisti. In questo contesto, le recensioni dei clienti su Internet sono un potente strumento di passaparola attraverso cui i proprietari di animali da compagnia confrontano le diverse strutture, ambulatori e cliniche disponibili e formano le proprie decisioni.

 

 

I vantaggi delle recensioni per il tuo studio veterinario

Ciò che emerge dalle statistiche è che le recensioni sono uno strumento fondamentale per consolidare la reputazione online (e non solo) del nostro ambulatorio veterinario, e ci permettono di fare leva sul fattore della riprova sociale per attirare nuovi utenti e consolidare il rapporto con quelli già esistenti.

In secondo luogo, le recensioni online ci permettono di individuare i principali punti di forza e le principali problematiche legate al nostro servizio, consentendoci di intervenire tempestivamente nel loro miglioramento o nell’eventuale risoluzione. Ma per poter sfruttare al meglio le recensioni è importante imparare a gestirle correttamente; meglio se attraverso un piano di moderazione condiviso che fissi le linee guida per rispondere a domande, recensioni positive e, soprattutto, negative.

 

Moderazione recensioni: tra servizio clienti e strategia di marketing

Sapevi che il 56% degli utenti che rilascia recensioni online non ha mai ricevuto o ha ricevuto solo raramente una risposta? Per molte aziende, infatti, le attività di moderazione non vengono viste come parte integrante della propria strategia di servizio clienti, ma come un’incombenza a cui dedicarsi nei ritagli di tempo, o solo quando un utente rilascia una recensione negativa.

In realtà, rispondere regolarmente alle recensioni è un ottimo modo per trasmettere un’immagine attenta, presente e umana del nostro studio veterinario, oltre che un’ulteriore occasione per comunicare e far conoscere i tuoi valori agli utenti che ci cercano.

 

Come rispondere a una recensione positiva o neutrale

Il primo passo per imparare a gestire le recensioni #likeapro è di stabilire delle linee guida per rispondere alle recensioni neutrali o positive: molto spesso, infatti, le aziende che ricevono recensioni tendono a rispondere soltanto ai commenti negativi ignorando invece quelli positivi.

In realtà, rispondere ai feedback positivi è un buon modo per mostrarci sempre presenti e ben disposti al dialogo con i nostri clienti: quando riceviamo una buona recensione, pertanto, è buona norma ringraziare l’utente per il tempo che ci ha dedicato e rimanere a disposizione per fornire maggiori informazioni. Evitiamo invece di sfruttare l’occasione per promuovere altri prodotti o servizi; in generale, l’utente preferisce avere un’interazione più “umana” e meno “pubblicitaria” con la struttura a cui si rivolge.

Applichiamo poi lo stesso ragionamento anche in caso di commenti neutrali: ringraziamo l’utente, restiamo a disposizione per ulteriori chiarimenti e, se possibile, inseriamo un link o un recapito a cui contattarci nel caso abbiano dubbi o domande sui nostri servizi.

 

 

Come rispondere a una recensione negativa

Quando si tratta di recensioni negative, purtroppo, sono molte le aziende che preferiscono optare per un generico silenzio stampa nella speranza di non attirare l’attenzione sui propri giudizi sfavorevoli. In realtà questo atteggiamento si rivela spesso controproducente, poiché l’utente potrebbe considerarlo come un escamotage per non assumersi le proprie responsabilità.

In questi casi è molto meglio prendersi del tempo per formulare una risposta chiara, esaustiva e professionale. Ringraziamo sempre per la recensione, evitiamo di mostrarci arroganti e, se siamo certi che l’utente abbia commesso un errore, supportiamo la replica con spiegazioni puntuali e comprovate dai fatti. Al termine della risposta, infine, non dimentichiamo di inserire un recapito a cui poterci contattare per qualsiasi esigenza.

 

Come eliminare una recensione

Cosa fare quando l’utente passa a toni ingiustificatamente offensivi o rilascia recensioni sleali? È possibile eliminare la recensione o è necessario lasciarla in bella mostra insieme a tutte le recensioni positive che ci siamo guadagnati con tanta fatica?

Nella maggior parte dei casi la risposta è la seconda. Su molti siti di recensioni, infatti, la politica sulla trasparenza impone che non si possano eliminare autonomamente i feedback, ma che si possano comunque segnalare i commenti che non rispettino le linee guida. In questo caso, dopo aver verificato che il commento risponda ai requisiti per poter essere considerato inappropriato, ci basterà seguire la procedura di segnalazione e attendere che il sito elimini la recensione.

A causa delle tante segnalazioni ricevute ogni settimana, purtroppo, alcune piattaforme potrebbero metterci un po’ prima di attivarsi: se non riceveremo alcun riscontro entro pochi giorni, è consigliabile contattare il centro di assistenza per sollecitare un intervento.

 

Disattivare le recensioni sui tuoi profili web: pro e contro

Per evitare di incappare in questo genere di inconvenienti, alcuni professionisti preferiscono talvolta disattivare la funzione recensioni sui profili della propria struttura.

In linea di massima, optare per una decisione così definitiva non è una scelta ideale: impedire agli utenti di rilasciare un feedback sulla propria esperienza può sembrare sospetto e scoraggiare così nuovi, potenziali clienti dal rivolgersi al nostro studio veterinario.

Una buona risposta ad una pessima recensione, infatti, può risultare molto più performante nell’ottica di migliorare la nostra reputazione professionale online piuttosto di un profilo “blindato” che non ammette i pareri discordanti.

 

 

Come chiedere una recensione

Ora che abbiamo chiarito l’importanza delle recensioni per trovare nuovi clienti per il nostro ambulatorio veterinario passiamo alla fatidica domanda: in che modo convinco i miei clienti soddisfatti a lasciare una recensione positiva? Il modo migliore (e anche il più diretto), è quello di chiederlo di persona: possiamo proporlo al termine di una visita di controllo, o quando un cliente abituale telefona per fissare un nuovo appuntamento.

Un’alternativa è quella di utilizzare i nostri social media pubblicando un post o una storia in cui chiediamo agli utenti di raccontare agli altri pet parent la loro esperienza presso il nostro studio. Se disponiamo un servizio di newsletter, poi, possiamo anche inviare ai tuoi iscritti un breve sondaggio di gradimento sui tuoi servizi.

L’importante è spiegare in modo chiaro dove e in che modo deve essere rilasciata la recensione — Facebook o Google My Business? Con un giudizio generico o specificando il servizio di riferimento? — ed evitare di diventare troppo insistenti.

 

Sapevi che le recensioni possono diventare un utile contenuto da condividere sulle tue pagine social? Nel nostro articolo Il veterinario social parliamo anche di questo: leggilo ora e scopri tanti
spunti e consigli per rinnovare la strategia di social media marketing del tuo ambulatorio veterinario!

GOOGLE MY BUSINESS E MARKETING VETERINARIO
Come raggiungere nuovi utenti grazie a Google My Business e Local SEO

Google My Business e Marketing veterinario

Secondo le statistiche di Google , il 59% degli utenti effettua delle ricerche online prima di effettuare un acquisto, e più della metà dichiara di affidarsi ai motori di ricerca per trovare o scoprire nuovi brand. Nel corso dell’ultimo anno, inoltre, Le ricerche relative a prodotti e/o servizi “disponibili intorno a me” sono cresciute di oltre il 100%.

 

Questo significa che, prima di decidere se acquistare o meno un prodotto e/o un servizio, l’utente seguirà un percorso che lo porterà a compiere più o meno esattamente le seguenti azioni:

 

  • Si affiderà al motore di ricerca per trovare la lista delle attività vicino a sé che rispondono alle sue esigenze (Local Pack);
  • Utilizzerà la mappa per individuare quelle più comode in base alla propria posizione;
  • Valuterà descrizione e recensioni di ognuna per trovare quella che, tra tutte, sembra più idonea a soddisfare le proprie richieste.

 

Data questa premessa, essere o meno presenti sul web può risultare determinante quando si tratta di rendere la tua attività più competitiva rispetto alle altre presenti nella tua zona. Pur avendo un’ottima reputazione, infatti, non comparire nella Directory del motore di ricerca può ridurre di molto le tue possibilità di ampliare il tuo pubblico al di fuori della cerchia di clienti affezionati.

 

Per fortuna, non serve essere dei professionisti del marketing per aggiudicarti un pin sulla mappa: ecco perché, nei prossimi paragrafi, ti introdurremo alle basi della Local SEO e ti sveleremo come ottimizzare la tua scheda Google My Business e migliorare il tuo posizionamento locale!

 

 

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Local SEO e Google My Business: cosa sono e a cosa servono

Sia che tu abbia già un tuo sito web, sia che tu sia nuova/o dell’universo Digital, è molto probabile che tu abbia già sentito parlare di Local SEO e Google My Business. Ma di cosa si tratta? E soprattutto, a cosa servono?

 

Per Local SEO si intende un processo di ottimizzazione che consentirà alla tua attività di migliorare il proprio ranking locale, posizionandosi tra i primi risultati del motore di ricerca (SERP). In altre parole, la Local SEO ti permetterà di farti trovare sul web prima dei tuoi competitor ogni volta che un utente svolge una ricerca a livello locale per “veterinario a…” o “clinica veterinaria attorno a me”.

 

Google My Business  è uno strumento (il tuo pin virtuale) che ti permetterà di farti trovare nelle ricerche eseguite da Google Search e Google Maps. Si tratta, in breve, di una scheda contenente tutte informazioni utili per farti trovare e contattare da nuovi, potenziali clienti, e che permette di eseguire azioni come:

 

  • Ricevere indicazioni stradali per raggiungerti;
  • Chiamare o inviare messaggi alla tua attività;
  • Salvare il tuo profilo tra i Preferiti per poterlo consultare in caso di necessità.

 

Creare un profilo e costi Google My Business
Prima di svelarti qualche trucco per migliorare il tuo posizionamento in SERP, vogliamo rispondere subito a una delle più frequenti domande su Google My Business: quanto costa attivare un account?

 

Nulla! L’iscrizione a Google My Business, infatti, è gratuita e può essere effettuata da chiunque. Una volta eseguita, il motore di ricerca ti chiederà soltanto di verificare l’attività per accertarsi che appartenga realmente a te.

 

La verifica avviene con un codice che ti verrà comunicato tramite cartolina (solo alcune attività sono idonee alla verifica telefonica o via mail), e potrebbero volerci fino a 14 giorni prima di poter concludere l’operazione.

 

Durante questo periodo di tempo non potrai inserire né modificare i dati della tua attività, ma potrai approfittare dell’attesa per sbirciare le schede dei competitor locali e preparare un piano strategico con tutte le informazioni e i contenuti che vorrai condividere con il pubblico.

 

 

Come funziona Google My Business

Una volta verificato il tuo profilo, potrai iniziare a compilare la scheda con le informazioni fondamentali riguardanti la tua attività Seleziona innanzitutto la tua Categoria di appartenenza e inserisci i tuoi recapiti per permettere agli utenti di raggiungerti con facilità. Nel tuo profilo non dovranno mai mancare:

  • Indirizzo
  • Indirizzo e-mail
  • Numero di telefono

 

Seleziona un’immagine profilo e un’immagine copertina riconoscibili (il tuo logo, la tua insegna, o una foto del tuo ambulatorio, ad esempio) e scrivi una descrizione dettagliata dei tuoi servizi, cercando di includere tutte le parole chiave utili per consentire agli utenti di trovare subito la tua attività quando viene eseguita una ricerca per “veterinari vicini a me” nella tua zona.

 

Non dimenticare di aggiornare i tuoi orari di apertura e, se possiedi un sito web, accertati che le informazioni condivise sulla scheda Google My Business siano coerenti con quelle già presenti online.

 

Come gestire il tuo account Google My Business

Ora che il tuo profilo è pronto, puoi iniziare ad aggiornarlo con foto, contenuti e video sulla tua attività.

 

Se sei già attiva/o sui social non ti servirà creare nuovi contenuti per il tuo profilo: ti basterà ricondividere i post sulla tua scheda e interagire con quelli caricati dagli utenti. Se stai iniziando ora a muovere i tuoi primi passi nel mondo del Social Media Marketing, invece, puoi trovare qualche spunto per i tuoi contenuti sul nostro articolo Il veterinario social!

Una volta aggiornato il tuo profilo potrai visualizzare le tue statistiche su azioni e visualizzazioni direttamente dal pannello di controllo. Gli Insight di Google possono esserti di grande aiuto per ottimizzare la tua scheda, mostrandoti ad esempio:

 

  • In che modo gli utenti cercano la tua attività (per ricerca diretta, esplorando una mappa o una categoria, o tramite i suggerimenti) e dove la visualizzano (Google Search o Maps);
  • Quali azioni eseguono sulla tua scheda (come ad esempio clic, recensioni e condivisioni);
  • Quante telefonate sono state effettuate tramite il pulsante di chiamata.

 

 

Le recensioni dei tuoi clienti, infine, sono un prezioso aiuto per capire come migliorare la tua esperienza utente. Incoraggia gli utenti soddisfatti a valutare positivamente la tua attività, e rispondi alle recensioni ringraziando per il tempo dedicato.

 

Anche le recensioni negative possono rivelarsi un’opportunità: invita gli utenti delusi a spiegarti cosa non gli è piaciuto e suggerirti un modo per ottimizzare il tuo servizio, e renditi disponibile per discuterne privatamente lasciando loro un recapito telefonico o e-mail.

 

Ottimizzazione di Google My Business per mobile

Secondo uno studio di Aquisio, il 75% delle ricerche globali da smartphone con intento locale si traducono in una visita fisica entro 24 ore. Per questo motivo è importante ottimizzare quanto più possibile la tua scheda Google My Business per agevolare la navigazione da dispositivi mobili.

 

Per fare ciò, verifica innanzitutto che geolocalizzazione e chiamate funzionino correttamente, e attiva il servizio di messaggistica per permettere agli utenti di avere un contatto diretto con te in caso di necessità.

 

Puoi anche scegliere di attivare un servizio di prenotazione online per consentire agli utenti di richiedere un appuntamento senza telefonare: Google non gestisce direttamente questo servizio, ma offre un’ampia lista di partner tra cui scegliere, e può inviarti promemoria e notifiche push ogni volta che ricevi una nuova prenotazione.

I vantaggi di Google My Business per il tuo ambulatorio veterinario

Stando ai dati del rapporto ASSALCO Zoomark 2021, negli ultimi tre anni le cliniche e gli ambulatori veterinari italiani sono saliti da 7.100 a 9.400.

 

Di pari passo con la crescita delle strutture, anche il livello di complessità dei servizi è andato aumentando, risultando in un’offerta sempre più ampia e diversificata. E se a fare la vera differenza rimane ancora il rapporto professionista-cliente, l’incremento della competizione tra professionisti del settore rende sempre più complesso raggiungere ed attrarre nuove fasce di pubblico.

In questo contesto, Local SEO e Google My Business rappresentano un prezioso aiuto per conquistare maggiore visibilità anche tra chi ancora non conosce e non ha sentito parlare della tua attività.

Imparare a gestire correttamente i nuovi strumenti del web, è dunque il primo passo per adeguare la tua attività ai requisiti della professionalità 2.0 e rispondere in modo sempre più esatto e puntuale alle nuove esigenze dei Pet Parent italiani.

SUBSCRIPTION ECONOMY PER IL TUO PET SHOP
Come aumentare le vendite del tuo pet shop online con i servizi in abbonamento

Subscription Economy ecommerce animali

Con i saldi che si avviano al termine e il Back-To-School alle porte, agosto è il mese giusto per pianificare nuove strategie in grado di aumentare le vendite del tuo pet shop online. 

In questo appuntamento con il nostro blog vediamo insieme vantaggi e svantaggi della Subscription Economy, ovvero l’attivazione di piani di abbonamento che consentiranno ai tuoi clienti di ricevere i propri prodotti preferiti comodamente a casa propria, senza dover effettuare continui riordini. 

Pronta/o a scoprirli con noi? Seguici nei prossimi paragrafi per scoprire di più!

 

Indice

 

Subscription Economy: cos’è e come funziona

La Subscription Economy è un modello di business basato sull’acquisto di prodotti e/o servizi in abbonamento.

Già da tempo noto nell’ambito di editoria e servizi digitali — come nel caso di riviste, giornali e streaming online, — la Subscription Economy ha recentemente subito un notevole sviluppo anche nell’ambito di beni di largo consumo come food, grocery e cura della persona.

Complice anche la recente emergenza sanitaria, infatti, nel corso degli ultimi anni la Subscription Economy ha subito un incremento complessivo del +300% (fonte: McKinsey), e la sua crescita non accenna a diminuire.

 

 

C’è Subscription e Subscription

Particolarmente popolari nella fascia d’età compresa tra i 25 e i 44 anni, i servizi di abbonamento permettono all’utente di ricevere prodotti acquistati con ricorrenza comodamente a casa propria senza dover effettuare alcun riordino.
Nell’ambito dei beni di largo consumo, esistono due principali modelli di abbonamento:

  • il Replenishment Model, ovvero una sottoscrizione che permette di ricevere un particolare servizio, un prodotto o un pacchetto di prodotti con cadenza periodica.
  • il Discovery Model, ovvero una sottoscrizione che permette di ricevere servizi, prodotti o pacchetti di prodotti sempre nuovi e diversi con cadenza periodica.

Accomunati entrambi da un alto grado di personalizzazione, il Replenishment Model punta soprattutto sul fattore comodità e risparmio, mentre il Discovery Model fa leva sul fattore sorpresa e punta ad offrire un’esperienza sempre unica e coinvolgente.

 

I vantaggi degli abbonamenti per l’utente

Qual è il principale vantaggio dei servizi in abbonamento per l’utente? In primo luogo, la comodità: basta selezionare il piano più adatto alle proprie esigenze per ricevere con regolarità il proprio pacco a casa propria, senza più doversi preoccupare di scorte e riacquisti.

In secondo luogo, gli abbonamenti consentono un risparmio maggiore rispetto all’acquisto della singola unità: box e bundle di prodotti offrono generalmente costi e consegne a prezzi ridotti, spesso accompagnati da promozioni dedicate ai clienti di lunga data.

La possibilità di personalizzare box e piani d’abbonamento, infine, è un altro importante vantaggio per l’utente, permettendogli di ricevere solo ciò di cui ha bisogno, nel momento esatto in cui ne ha bisogno.

 

I vantaggi degli abbonamenti per il tuo pet shop online

Quali sono i principali vantaggi dei servizi in abbonamento per il retailer? Oltre a consentirci di contare su un’entrata periodica ricorrente, i servizi in abbonamento ci permettono di offrire ai nostri clienti un’esperienza di acquisto davvero su misura, differenziandoci così ulteriormente dai nostri competitor.

Nonostante molti siti web legati al mondo della GDO stiano testando opzioni di abbonamento, infatti, sono ancora pochi gli e-commerce di prodotti per animali che offrono un servizio di subscription ai propri utenti.

I servizi in abbonamento, inoltre, sono tra le strategie di marketing più efficaci quando si tratta di aumentare il tasso di soddisfazione e di fidelizzazione del cliente finale e, nel lungo termine, possono contribuire a facilitare il processo di gestione degli ordini, aiutandoci a ridurre i costi di spedizione e logistica.

 

Attivare un servizio in abbonamento per il tuo e-commerce di animali

Per attivare un servizio di abbonamento per il tuo pet shop online , avrai bisogno innanzitutto di osservare le abitudini d’acquisto dei tuoi clienti abituali:

  • Quali sono i prodotti più spesso venduti insieme?
  • Con che frequenza vengono acquistati?
  • È possibile offrire un’opzione box o bundle che consenta all’utente un maggiore risparmio rispetto all’acquisto delle singole unità?

 

Una volta individuata la tipologia di abbonamento più adatta a rispondere alle esigenze del tuo pubblico target, ti basterà scegliere tra i diversi plug-in e app disponibili online e implementare un modulo di sottoscrizione sulle tue pagine prodotto che permetterà agli utenti

  • Di scegliere tra l’acquisto singolo o l’acquisto periodico
  • Di attivare un servizio di pagamento automatico
  • Di impostare la periodicità della consegna

 

Consigli per un servizio di abbonamento che funziona

Il primo passo per attivare un servizio di abbonamento efficace è assicurare una User Experience ottimale: assicurati che le informazioni e i termini del servizio siano ben chiare, e che il servizio sia sempre accessibile a tutti grazie alla presenza di diversi metodi di pagamento (carta di credito, PayPal, app di rateizzazione e pagamento alla consegna).

Per limitare il cosiddetto churn rate, ovvero la percentuale di clienti che cancella la sottoscrizione, assicurati che la fase di check-out sia rapida e intuitiva, e che sia sempre possibile modificare e/o disdire il proprio abbonamento.

Per un’esperienza ancora più su misura, potresti infine considerare di inserire un’opzione per la sospensione del servizio: cliccando un semplice pulsante, l’utente potrà bloccare l’abbonamento e riattivarlo se e quando se ne presenti la necessità.

 

 

Subscription Economy: idee e consigli per il tuo pet shop online

Attivare un servizio di abbonamento per il tuo negozio di animali online può essere un’ottima strategia per incentivare e aumentare le vendite di pet food e prodotti per l’igiene dei pet.

Attraverso piani di sottoscrizione personalizzati potrai permettere ai tuoi clienti di ricevere box personalizzate contenenti i propri prodotti preferiti, o di provare ogni mese nuovi brand e prodotti a sorpresa.

Ad esempio, potresti creare dei bundle dei migliori brand per l’alimentazione quotidiana, o creare delle box multimarca con i prodotti più indicati in base alle esigenze specifiche di ogni pet.

Il tuo pet shop ha anche una sede fisica? Offri ai tuoi clienti la possibilità di effettuare la sottoscrizione in negozio approfittando di un servizio di consulenza che li aiuti a scegliere e comporre la propria box su misura!

E una volta attivato il servizio, non dimenticare di promuoverlo sui tuoi social media e sulla tua newsletter: invia una mail a tutti gli iscritti per avvisarli della novità e, se possibile, includi un codice sconto che li incentivi a iscriversi!

Come prendersi cura di un criceto

Piccoli, simpatici e dotati di sensi sviluppatissimi, i criceti sono tra gli animali da compagnia più diffusi nelle nostre case. Secondo il rapporto ASSALCO Zoomark 2021, insieme a conigli, cavie e altri piccoli mammiferi, solo in Italia arrivano a raggiungere circa 1,8 milioni di esemplari!

Spesso acquistati come compagni di giochi per i bambini, i criceti possono essere tuttavia animali molto delicati da accudire: ecco perché questa settimana ti presentiamo una piccola guida con tutto ciò che c’è da sapere prima di accogliere in casa il tuo nuovo amico!

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Il criceto: razze, dimensioni e aspettativa di vita

I criceti sono piccoli roditori appartenenti alla famiglia dei Cricetidi, di cui fanno parte anche lemming, ratti e alcune specie di topi. Al mondo, se ne contano circa 20 razze diverse

Tra le specie di criceto più diffuse ci sono:

  • Il criceto dorato, o hamster
  • Il criceto russo, o criceto Campbell
  • Il criceto siberiano, o winter white
  • Il criceto Roborovskij
  • Il criceto cinese

A seconda della razza, possono avere dimensioni diverse (dai 7,5 cm fino ai 18 cm) e vivono in media dai 2 ai 5 anni a seconda di alimentazione e qualità di vita.

 

Come prendersi cura di un criceto

Il criceto è un animale notturno, tende a dormire molto durante il giorno e si dimostra più attivo dal tramonto in poi. Anche se durante il giorno è possibile vederlo gironzolare per la sua gabbietta, è in genere piuttosto assonnato e non ama giocare: in questo caso è meglio non forzarlo, perché potrebbe diventare piuttosto aggressivo.

Come i conigli , anche i criceti sono animali piuttosto sensibili, si stressano facilmente e non sopportano le temperature più estreme: un clima troppo freddo o troppo caldo può risultare molto pericoloso per la loro salute.

I criceti, infine, tendono spesso all’obesità. Per questo motivo, è bene prestare molta attenzione alla loro alimentazione e mettere a loro disposizione giochi e piccoli svaghi che gli permettano di mantenersi sempre attivi.

 

Habitat per criceti: allestire la gabbietta

In casa, il criceto vive solitamente all’interno di una gabbietta. La gabbietta deve avere dimensioni adeguate in base alla sua razza, ed essere dotata di sbarre sufficientemente strette per impedirgli di scappare: i criceti sono estremamente abili nella fuga e, una volta fuori dalla gabbia, sono davvero difficili da trovare.

Indispensabili nella sua gabbietta sono:

  • Una morbido fondo in trucioli o cellulosa
    L’ideale è una lettiera in materiale naturale e inodore; assolutamente da evitare è il cotone, che può impigliarsi nelle sue zampette e risultare pericoloso per la loro salute.
  • Una cuccetta in cui riposare
    Una semplice scatolina di cartone può andare bene: ci penserà lui a rendere confortevole il proprio giaciglio con trucioli, pezzetti di carta e altri materiali che metteremo a sua disposizione.
  • Un contenitore in metallo per il cibo
    Evitiamo contenitori e piattini in plastica, perché potrebbe finire per rosicchiarlo.
  • Un dispenser per l’acqua
    Come per tutti gli animali domestici, è importante che anche lui abbia sempre dell’acqua fresca a disposizione: meglio utilizzare un dispenser ben assicurato alle sbarre della gabbietta e cambiare l’acqua ogni 1 o 2 giorni.
  • Una ruota e qualche gioco
    Per permettere al nostro amico di mantenersi sempre vispo e attivo.

 

Come fare amicizia con un criceto

Il criceto è un animale piuttosto docile, ma non ama la compagnia dei propri simili. A causa della sua indole territoriale, infatti, può diventare aggressivo e ferire i propri compagni di gabbietta: per questo motivo, ti suggeriamo di mantenere separati i diversi esemplari, specialmente se sono dello stesso sesso.

Per la sua natura sensibile, in un nuovo ambiente impiegherà qualche giorno ad abituarsi alla nostra presenza. Una volta a casa, quindi, evitiamo le interazioni per qualche giorno e concediamogli del tempo per abituarsi alla propria gabbietta.

Quando avrà familiarizzato con la propria gabbietta, potremo iniziare a fare amicizia sistemando il cibo all’interno della gabbia, lasciandoci annusare e, se non è particolarmente timido, permettendogli di salire sulla nostra mano.

 

L’alimentazione del criceto

Si sa, i criceti amano rosicchiare semi di vario genere. Ma purtroppo, i semi da soli non bastano per rispondere al loro fabbisogno nutrizionale. Per questo motivo dovremo assicurarci di integrare la loro dieta quotidiana con mangimi specifici che garantiscano il corretto apporto di nutrienti necessari per il loro benessere. 

Di tanto in tanto, concediamo al nostro piccolo amico qualche sfizioso bocconcino. Carote, cetrioli, mele, banane e peperoni sono una merenda ideale dopo un po’ di intensa attività fisica, insieme a verdura a foglia verde come sedano e lattuga.

Assolutamente da evitare, invece, sono alimenti umani come pasta, pesce fresco, carne e, soprattutto, dolciumi: allo stesso modo di frutti e ortaggi come cipolle, mandorle e frutta con semi, possono infatti essere molto dannosi per la sua salute.

 

Come pulire i criceti e la loro gabbietta

I criceti sono animali molto puliti e provvedono autonomamente alla propria igiene quotidiana. Lavare il nostro criceto, inoltre, può essere rischioso per la sua salute: molto meglio lasciare che faccia da sé, e concentraci piuttosto sulla pulizia della sua gabbietta.

La gabbietta e la lettiera del nostro criceto deve essere pulita e igienizzata con regolarità per evitare di incorrere in malattie e infezioni. È buona norma sostituire il fondo della gabbietta almeno una volta alla settimana, e pulirla a fondo con sapone diluito o una soluzione di acqua e aceto.

I criceti sono molto sensibili agli odori: per questo motivo, è bene evitare detergenti aggressivi che possono infastidire il loro olfatto e risciacquare accuratamente la gabbietta una volta lavata. A pulizia ultimata, lasciamo asciugare bene la gabbietta e procediamo a stendere un nuovo strato di lettiera.

 

Come capire se il criceto sta bene

Come abbiamo visto, in un nuovo ambiente il nostro criceto tende ad essere schivo e diffidente: si tratta di un comportamento piuttosto normale e basteranno pochi giorni per iniziare a familiarizzare con lui.

Se si dimostra aggressivo quando inseriamo il cibo nella sua gabbietta, suggeriamogli che non deve morderci estraendo la mano e infilandola nuovamente qualche istante dopo: in questo modo, gli faremo capire che ci fidiamo di lui e che vogliamo essere suoi amici.

Per capire se è felice, poi, basterà osservare il suo comportamento. Se si lascia accarezzare e si diverte con i giochi nella sua gabbietta, significa che sta bene ed è in salute!