Come leggere le etichette del cibo per cani e gatti? Ecco gli accorgimenti a cui prestare attenzione per scegliere gli alimenti adatti al tuo pet
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Gestionale veterinario per il tuo ambulatorio: come scegliere quello più adatto alle tue esigenze
Come gestire le tue recensioni per trovare nuovi clienti online
Sapevi che più dell’85% dei pet parent italiani ha sempre avuto lo stesso veterinario? Nonostante il considerevole aumento di concorrenza a cui abbiamo assistito negli ultimi anni, infatti, il grado di fidelizzazione dei clienti dei veterinari risulta in realtà piuttosto elevato rispetto ad altre professioni legate al mondo del pet (fonte: ANMVI Zoomark 2019).
Ciò non significa che gli italiani non cambino mai il proprio veterinario: un pet parent potrebbe averne bisogno in vista del trasferimento in una nuova città, o qualora il servizio del proprio professionista di fiducia non risponda più alle sue aspettative. Ma come effettuano, in questo caso, la ricerca di un nuovo ambulatorio a cui affidare il benessere dei propri amici a quattro zampe?
Sempre secondo l’Associazione Nazionale dei Medici Veterinari Italiani la maggior parte dei pet parent italiani continua ad affidarsi primariamente al passaparola di amici e parenti (47% circa). Ma tra gli utilizzatori del web (65% circa dei pet parent totali), quasi il 30% si affida ad internet per informarsi e confrontare diverse strutture veterinarie.
Va da sé che, in quest’ottica, le recensioni diventano uno strumento fondamentale per attrarre e comunicare con quest’ampia fascia di pubblico, per migliorare la nostra reputazione professionale e rinsaldare il rapporto con i nostri clienti di sempre. Ma come imparare a gestirle correttamente? E in che modo convincere gli utenti a rilasciarle di propria spontanea volontà? Te ne parliamo in questo appuntamento del nostro blog: seguici nei prossimi paragrafi per scoprirlo con noi!
Indice
- Recensioni online: cosa sono e perché il cliente le rilascia
- Quanto sono importanti le recensioni online per un ambulatorio veterinario?
- I vantaggi delle recensioni per il tuo studio veterinario
- Moderazione recensioni: tra servizio clienti e strategia di marketing
- Come rispondere a una recensione positiva o neutrale
- Come rispondere a una recensione negativa
- Come eliminare una recensione
- Disattivare le recensioni sui tuoi profili web: pro e contro
- Come chiedere una recensione
Recensioni online: cosa sono e perché il cliente le rilascia
Prima di affrontare il tema della gestione recensioni, partiamo da una domanda fondamentale: cos’è una recensione online, e perché il cliente la rilascia?
Una recensione online è un’opinione rilasciata dagli utenti in merito alla loro esperienza con un determinato servizio, prodotto e/o attività; un feedback che viene rilasciato spontaneamente e che può aiutare gli altri utenti durante il processo d’acquisto. I tre motivi principali che spingono l’utente a rilasciare una recensione sono: soddisfazione, insoddisfazione o la possibilità di ricevere un vantaggio (come uno sconto o un omaggio) da parte dell’attività.
Il principale motivo per cui l’utente legge le recensioni, invece, è per orientarsi tra le tante offerte presenti sul web, evitando di effettuare una decisione sbagliata affidandosi a un brand, un’azienda o, nel nostro caso, di un veterinario poco affidabile.
Quanto sono importanti le recensioni online per un ambulatorio veterinario?
Secondo il report 2022 di BrightLocal, il 98% degli utenti legge le recensioni online prima di acquistare un prodotto o un servizio. Di questi, oltre la metà si affida solo a fonti che ritiene sicure per non incappare in recensioni fasulle.
Quali sono le piattaforme più popolari? Ai primi posti troviamo Google, Yelp e Facebook, affidabili e diffuse per ogni tipo di recensione, seguite a ruota da siti più specifici come Trustpilot (per gli acquisti e-commerce) e TripAdvisor (per locali e strutture ricettive).
Ma quante recensioni legge l’utente prima di prendere una decisione? Stando ai dati raccolti da Capterra, la media varia tra le 5 e le 10 recensioni, ma può talvolta arrivare fino a 20, specialmente se il prodotto o il servizio in questione risulta essere particolarmente delicato, come appunto i servizi medici veterinari.
Proprio come accade nel settore della salute umana, i proprietari di animali da compagnia usano sempre più Internet sia per cercare conferma delle diagnosi ricevute e approfondire con ulteriori informazioni, sia per confrontare le strutture ed i professionisti. In questo contesto, le recensioni dei clienti su Internet sono un potente strumento di passaparola attraverso cui i proprietari di animali da compagnia confrontano le diverse strutture, ambulatori e cliniche disponibili e formano le proprie decisioni.

I vantaggi delle recensioni per il tuo studio veterinario
Ciò che emerge dalle statistiche è che le recensioni sono uno strumento fondamentale per consolidare la reputazione online (e non solo) del nostro ambulatorio veterinario, e ci permettono di fare leva sul fattore della riprova sociale per attirare nuovi utenti e consolidare il rapporto con quelli già esistenti.
In secondo luogo, le recensioni online ci permettono di individuare i principali punti di forza e le principali problematiche legate al nostro servizio, consentendoci di intervenire tempestivamente nel loro miglioramento o nell’eventuale risoluzione. Ma per poter sfruttare al meglio le recensioni è importante imparare a gestirle correttamente; meglio se attraverso un piano di moderazione condiviso che fissi le linee guida per rispondere a domande, recensioni positive e, soprattutto, negative.
Moderazione recensioni: tra servizio clienti e strategia di marketing
Sapevi che il 56% degli utenti che rilascia recensioni online non ha mai ricevuto o ha ricevuto solo raramente una risposta? Per molte aziende, infatti, le attività di moderazione non vengono viste come parte integrante della propria strategia di servizio clienti, ma come un’incombenza a cui dedicarsi nei ritagli di tempo, o solo quando un utente rilascia una recensione negativa.
In realtà, rispondere regolarmente alle recensioni è un ottimo modo per trasmettere un’immagine attenta, presente e umana del nostro studio veterinario, oltre che un’ulteriore occasione per comunicare e far conoscere i tuoi valori agli utenti che ci cercano.
Come rispondere a una recensione positiva o neutrale
Il primo passo per imparare a gestire le recensioni #likeapro è di stabilire delle linee guida per rispondere alle recensioni neutrali o positive: molto spesso, infatti, le aziende che ricevono recensioni tendono a rispondere soltanto ai commenti negativi ignorando invece quelli positivi.
In realtà, rispondere ai feedback positivi è un buon modo per mostrarci sempre presenti e ben disposti al dialogo con i nostri clienti: quando riceviamo una buona recensione, pertanto, è buona norma ringraziare l’utente per il tempo che ci ha dedicato e rimanere a disposizione per fornire maggiori informazioni. Evitiamo invece di sfruttare l’occasione per promuovere altri prodotti o servizi; in generale, l’utente preferisce avere un’interazione più “umana” e meno “pubblicitaria” con la struttura a cui si rivolge.
Applichiamo poi lo stesso ragionamento anche in caso di commenti neutrali: ringraziamo l’utente, restiamo a disposizione per ulteriori chiarimenti e, se possibile, inseriamo un link o un recapito a cui contattarci nel caso abbiano dubbi o domande sui nostri servizi.

Come rispondere a una recensione negativa
Quando si tratta di recensioni negative, purtroppo, sono molte le aziende che preferiscono optare per un generico silenzio stampa nella speranza di non attirare l’attenzione sui propri giudizi sfavorevoli. In realtà questo atteggiamento si rivela spesso controproducente, poiché l’utente potrebbe considerarlo come un escamotage per non assumersi le proprie responsabilità.
In questi casi è molto meglio prendersi del tempo per formulare una risposta chiara, esaustiva e professionale. Ringraziamo sempre per la recensione, evitiamo di mostrarci arroganti e, se siamo certi che l’utente abbia commesso un errore, supportiamo la replica con spiegazioni puntuali e comprovate dai fatti. Al termine della risposta, infine, non dimentichiamo di inserire un recapito a cui poterci contattare per qualsiasi esigenza.
Come eliminare una recensione
Cosa fare quando l’utente passa a toni ingiustificatamente offensivi o rilascia recensioni sleali? È possibile eliminare la recensione o è necessario lasciarla in bella mostra insieme a tutte le recensioni positive che ci siamo guadagnati con tanta fatica?
Nella maggior parte dei casi la risposta è la seconda. Su molti siti di recensioni, infatti, la politica sulla trasparenza impone che non si possano eliminare autonomamente i feedback, ma che si possano comunque segnalare i commenti che non rispettino le linee guida. In questo caso, dopo aver verificato che il commento risponda ai requisiti per poter essere considerato inappropriato, ci basterà seguire la procedura di segnalazione e attendere che il sito elimini la recensione.
A causa delle tante segnalazioni ricevute ogni settimana, purtroppo, alcune piattaforme potrebbero metterci un po’ prima di attivarsi: se non riceveremo alcun riscontro entro pochi giorni, è consigliabile contattare il centro di assistenza per sollecitare un intervento.
Disattivare le recensioni sui tuoi profili web: pro e contro
Per evitare di incappare in questo genere di inconvenienti, alcuni professionisti preferiscono talvolta disattivare la funzione recensioni sui profili della propria struttura.
In linea di massima, optare per una decisione così definitiva non è una scelta ideale: impedire agli utenti di rilasciare un feedback sulla propria esperienza può sembrare sospetto e scoraggiare così nuovi, potenziali clienti dal rivolgersi al nostro studio veterinario.
Una buona risposta ad una pessima recensione, infatti, può risultare molto più performante nell’ottica di migliorare la nostra reputazione professionale online piuttosto di un profilo “blindato” che non ammette i pareri discordanti.

Come chiedere una recensione
Ora che abbiamo chiarito l’importanza delle recensioni per trovare nuovi clienti per il nostro ambulatorio veterinario passiamo alla fatidica domanda: in che modo convinco i miei clienti soddisfatti a lasciare una recensione positiva? Il modo migliore (e anche il più diretto), è quello di chiederlo di persona: possiamo proporlo al termine di una visita di controllo, o quando un cliente abituale telefona per fissare un nuovo appuntamento.
Un’alternativa è quella di utilizzare i nostri social media pubblicando un post o una storia in cui chiediamo agli utenti di raccontare agli altri pet parent la loro esperienza presso il nostro studio. Se disponiamo un servizio di newsletter, poi, possiamo anche inviare ai tuoi iscritti un breve sondaggio di gradimento sui tuoi servizi.
L’importante è spiegare in modo chiaro dove e in che modo deve essere rilasciata la recensione — Facebook o Google My Business? Con un giudizio generico o specificando il servizio di riferimento? — ed evitare di diventare troppo insistenti.
Sapevi che le recensioni possono diventare un utile contenuto da condividere sulle tue pagine social? Nel nostro articolo Il veterinario social parliamo anche di questo: leggilo ora e scopri tanti
spunti e consigli per rinnovare la strategia di social media marketing del tuo ambulatorio veterinario!
GOOGLE MY BUSINESS E MARKETING VETERINARIO
Come raggiungere nuovi utenti grazie a Google My Business e Local SEO
Secondo le statistiche di Google , il 59% degli utenti effettua delle ricerche online prima di effettuare un acquisto, e più della metà dichiara di affidarsi ai motori di ricerca per trovare o scoprire nuovi brand. Nel corso dell’ultimo anno, inoltre, Le ricerche relative a prodotti e/o servizi “disponibili intorno a me” sono cresciute di oltre il 100%.
Questo significa che, prima di decidere se acquistare o meno un prodotto e/o un servizio, l’utente seguirà un percorso che lo porterà a compiere più o meno esattamente le seguenti azioni:
- Si affiderà al motore di ricerca per trovare la lista delle attività vicino a sé che rispondono alle sue esigenze (Local Pack);
- Utilizzerà la mappa per individuare quelle più comode in base alla propria posizione;
- Valuterà descrizione e recensioni di ognuna per trovare quella che, tra tutte, sembra più idonea a soddisfare le proprie richieste.
Data questa premessa, essere o meno presenti sul web può risultare determinante quando si tratta di rendere la tua attività più competitiva rispetto alle altre presenti nella tua zona. Pur avendo un’ottima reputazione, infatti, non comparire nella Directory del motore di ricerca può ridurre di molto le tue possibilità di ampliare il tuo pubblico al di fuori della cerchia di clienti affezionati.
Per fortuna, non serve essere dei professionisti del marketing per aggiudicarti un pin sulla mappa: ecco perché, nei prossimi paragrafi, ti introdurremo alle basi della Local SEO e ti sveleremo come ottimizzare la tua scheda Google My Business e migliorare il tuo posizionamento locale!
Indice
- Local SEO e Google My Business: cosa sono e a cosa servono
- Creare un profilo e costi Google My Business
- Come funziona Google My Business
- Come gestire il tuo account Google My Business
- Ottimizzazione di Google My Business per mobile
- I vantaggi di Google My Business per il tuo ambulatorio veterinario

Local SEO e Google My Business: cosa sono e a cosa servono
Sia che tu abbia già un tuo sito web, sia che tu sia nuova/o dell’universo Digital, è molto probabile che tu abbia già sentito parlare di Local SEO e Google My Business. Ma di cosa si tratta? E soprattutto, a cosa servono?
Per Local SEO si intende un processo di ottimizzazione che consentirà alla tua attività di migliorare il proprio ranking locale, posizionandosi tra i primi risultati del motore di ricerca (SERP). In altre parole, la Local SEO ti permetterà di farti trovare sul web prima dei tuoi competitor ogni volta che un utente svolge una ricerca a livello locale per “veterinario a…” o “clinica veterinaria attorno a me”.
Google My Business è uno strumento (il tuo pin virtuale) che ti permetterà di farti trovare nelle ricerche eseguite da Google Search e Google Maps. Si tratta, in breve, di una scheda contenente tutte informazioni utili per farti trovare e contattare da nuovi, potenziali clienti, e che permette di eseguire azioni come:
- Ricevere indicazioni stradali per raggiungerti;
- Chiamare o inviare messaggi alla tua attività;
- Salvare il tuo profilo tra i Preferiti per poterlo consultare in caso di necessità.
Creare un profilo e costi Google My Business
Prima di svelarti qualche trucco per migliorare il tuo posizionamento in SERP, vogliamo rispondere subito a una delle più frequenti domande su Google My Business: quanto costa attivare un account?
Nulla! L’iscrizione a Google My Business, infatti, è gratuita e può essere effettuata da chiunque. Una volta eseguita, il motore di ricerca ti chiederà soltanto di verificare l’attività per accertarsi che appartenga realmente a te.
La verifica avviene con un codice che ti verrà comunicato tramite cartolina (solo alcune attività sono idonee alla verifica telefonica o via mail), e potrebbero volerci fino a 14 giorni prima di poter concludere l’operazione.
Durante questo periodo di tempo non potrai inserire né modificare i dati della tua attività, ma potrai approfittare dell’attesa per sbirciare le schede dei competitor locali e preparare un piano strategico con tutte le informazioni e i contenuti che vorrai condividere con il pubblico.

Come funziona Google My Business
Una volta verificato il tuo profilo, potrai iniziare a compilare la scheda con le informazioni fondamentali riguardanti la tua attività Seleziona innanzitutto la tua Categoria di appartenenza e inserisci i tuoi recapiti per permettere agli utenti di raggiungerti con facilità. Nel tuo profilo non dovranno mai mancare:
- Indirizzo
- Indirizzo e-mail
- Numero di telefono
Seleziona un’immagine profilo e un’immagine copertina riconoscibili (il tuo logo, la tua insegna, o una foto del tuo ambulatorio, ad esempio) e scrivi una descrizione dettagliata dei tuoi servizi, cercando di includere tutte le parole chiave utili per consentire agli utenti di trovare subito la tua attività quando viene eseguita una ricerca per “veterinari vicini a me” nella tua zona.
Non dimenticare di aggiornare i tuoi orari di apertura e, se possiedi un sito web, accertati che le informazioni condivise sulla scheda Google My Business siano coerenti con quelle già presenti online.
Come gestire il tuo account Google My Business
Ora che il tuo profilo è pronto, puoi iniziare ad aggiornarlo con foto, contenuti e video sulla tua attività.
Se sei già attiva/o sui social non ti servirà creare nuovi contenuti per il tuo profilo: ti basterà ricondividere i post sulla tua scheda e interagire con quelli caricati dagli utenti. Se stai iniziando ora a muovere i tuoi primi passi nel mondo del Social Media Marketing, invece, puoi trovare qualche spunto per i tuoi contenuti sul nostro articolo Il veterinario social!
Una volta aggiornato il tuo profilo potrai visualizzare le tue statistiche su azioni e visualizzazioni direttamente dal pannello di controllo. Gli Insight di Google possono esserti di grande aiuto per ottimizzare la tua scheda, mostrandoti ad esempio:
- In che modo gli utenti cercano la tua attività (per ricerca diretta, esplorando una mappa o una categoria, o tramite i suggerimenti) e dove la visualizzano (Google Search o Maps);
- Quali azioni eseguono sulla tua scheda (come ad esempio clic, recensioni e condivisioni);
- Quante telefonate sono state effettuate tramite il pulsante di chiamata.

Le recensioni dei tuoi clienti, infine, sono un prezioso aiuto per capire come migliorare la tua esperienza utente. Incoraggia gli utenti soddisfatti a valutare positivamente la tua attività, e rispondi alle recensioni ringraziando per il tempo dedicato.
Anche le recensioni negative possono rivelarsi un’opportunità: invita gli utenti delusi a spiegarti cosa non gli è piaciuto e suggerirti un modo per ottimizzare il tuo servizio, e renditi disponibile per discuterne privatamente lasciando loro un recapito telefonico o e-mail.
Ottimizzazione di Google My Business per mobile
Secondo uno studio di Aquisio, il 75% delle ricerche globali da smartphone con intento locale si traducono in una visita fisica entro 24 ore. Per questo motivo è importante ottimizzare quanto più possibile la tua scheda Google My Business per agevolare la navigazione da dispositivi mobili.
Per fare ciò, verifica innanzitutto che geolocalizzazione e chiamate funzionino correttamente, e attiva il servizio di messaggistica per permettere agli utenti di avere un contatto diretto con te in caso di necessità.
Puoi anche scegliere di attivare un servizio di prenotazione online per consentire agli utenti di richiedere un appuntamento senza telefonare: Google non gestisce direttamente questo servizio, ma offre un’ampia lista di partner tra cui scegliere, e può inviarti promemoria e notifiche push ogni volta che ricevi una nuova prenotazione.

I vantaggi di Google My Business per il tuo ambulatorio veterinario
Stando ai dati del rapporto ASSALCO Zoomark 2021, negli ultimi tre anni le cliniche e gli ambulatori veterinari italiani sono saliti da 7.100 a 9.400.
Di pari passo con la crescita delle strutture, anche il livello di complessità dei servizi è andato aumentando, risultando in un’offerta sempre più ampia e diversificata. E se a fare la vera differenza rimane ancora il rapporto professionista-cliente, l’incremento della competizione tra professionisti del settore rende sempre più complesso raggiungere ed attrarre nuove fasce di pubblico.
In questo contesto, Local SEO e Google My Business rappresentano un prezioso aiuto per conquistare maggiore visibilità anche tra chi ancora non conosce e non ha sentito parlare della tua attività.
Imparare a gestire correttamente i nuovi strumenti del web, è dunque il primo passo per adeguare la tua attività ai requisiti della professionalità 2.0 e rispondere in modo sempre più esatto e puntuale alle nuove esigenze dei Pet Parent italiani.
SUBSCRIPTION ECONOMY PER IL TUO PET SHOP
Come aumentare le vendite del tuo pet shop online con i servizi in abbonamento
Con i saldi che si avviano al termine e il Back-To-School alle porte, agosto è il mese giusto per pianificare nuove strategie in grado di aumentare le vendite del tuo pet shop online.
In questo appuntamento con il nostro blog vediamo insieme vantaggi e svantaggi della Subscription Economy, ovvero l’attivazione di piani di abbonamento che consentiranno ai tuoi clienti di ricevere i propri prodotti preferiti comodamente a casa propria, senza dover effettuare continui riordini.
Pronta/o a scoprirli con noi? Seguici nei prossimi paragrafi per scoprire di più!
Indice
- Subscription Economy: cos’è e come funziona
- C’è Subscription e Subscription
- I vantaggi degli abbonamenti per l’utente
- I vantaggi degli abbonamenti per il tuo pet shop online
- Attivare un servizio in abbonamento per il tuo e-commerce di animali
- Consigli per un servizio di abbonamento che funziona
- Subscription Economy: idee e consigli per il tuo pet shop online
Subscription Economy: cos’è e come funziona
La Subscription Economy è un modello di business basato sull’acquisto di prodotti e/o servizi in abbonamento.
Già da tempo noto nell’ambito di editoria e servizi digitali — come nel caso di riviste, giornali e streaming online, — la Subscription Economy ha recentemente subito un notevole sviluppo anche nell’ambito di beni di largo consumo come food, grocery e cura della persona.
Complice anche la recente emergenza sanitaria, infatti, nel corso degli ultimi anni la Subscription Economy ha subito un incremento complessivo del +300% (fonte: McKinsey), e la sua crescita non accenna a diminuire.

C’è Subscription e Subscription
Particolarmente popolari nella fascia d’età compresa tra i 25 e i 44 anni, i servizi di abbonamento permettono all’utente di ricevere prodotti acquistati con ricorrenza comodamente a casa propria senza dover effettuare alcun riordino.
Nell’ambito dei beni di largo consumo, esistono due principali modelli di abbonamento:
- il Replenishment Model, ovvero una sottoscrizione che permette di ricevere un particolare servizio, un prodotto o un pacchetto di prodotti con cadenza periodica.
- il Discovery Model, ovvero una sottoscrizione che permette di ricevere servizi, prodotti o pacchetti di prodotti sempre nuovi e diversi con cadenza periodica.
Accomunati entrambi da un alto grado di personalizzazione, il Replenishment Model punta soprattutto sul fattore comodità e risparmio, mentre il Discovery Model fa leva sul fattore sorpresa e punta ad offrire un’esperienza sempre unica e coinvolgente.
I vantaggi degli abbonamenti per l’utente
Qual è il principale vantaggio dei servizi in abbonamento per l’utente? In primo luogo, la comodità: basta selezionare il piano più adatto alle proprie esigenze per ricevere con regolarità il proprio pacco a casa propria, senza più doversi preoccupare di scorte e riacquisti.
In secondo luogo, gli abbonamenti consentono un risparmio maggiore rispetto all’acquisto della singola unità: box e bundle di prodotti offrono generalmente costi e consegne a prezzi ridotti, spesso accompagnati da promozioni dedicate ai clienti di lunga data.
La possibilità di personalizzare box e piani d’abbonamento, infine, è un altro importante vantaggio per l’utente, permettendogli di ricevere solo ciò di cui ha bisogno, nel momento esatto in cui ne ha bisogno.
I vantaggi degli abbonamenti per il tuo pet shop online
Quali sono i principali vantaggi dei servizi in abbonamento per il retailer? Oltre a consentirci di contare su un’entrata periodica ricorrente, i servizi in abbonamento ci permettono di offrire ai nostri clienti un’esperienza di acquisto davvero su misura, differenziandoci così ulteriormente dai nostri competitor.
Nonostante molti siti web legati al mondo della GDO stiano testando opzioni di abbonamento, infatti, sono ancora pochi gli e-commerce di prodotti per animali che offrono un servizio di subscription ai propri utenti.
I servizi in abbonamento, inoltre, sono tra le strategie di marketing più efficaci quando si tratta di aumentare il tasso di soddisfazione e di fidelizzazione del cliente finale e, nel lungo termine, possono contribuire a facilitare il processo di gestione degli ordini, aiutandoci a ridurre i costi di spedizione e logistica.

Attivare un servizio in abbonamento per il tuo e-commerce di animali
Per attivare un servizio di abbonamento per il tuo pet shop online , avrai bisogno innanzitutto di osservare le abitudini d’acquisto dei tuoi clienti abituali:
- Quali sono i prodotti più spesso venduti insieme?
- Con che frequenza vengono acquistati?
- È possibile offrire un’opzione box o bundle che consenta all’utente un maggiore risparmio rispetto all’acquisto delle singole unità?
Una volta individuata la tipologia di abbonamento più adatta a rispondere alle esigenze del tuo pubblico target, ti basterà scegliere tra i diversi plug-in e app disponibili online e implementare un modulo di sottoscrizione sulle tue pagine prodotto che permetterà agli utenti
- Di scegliere tra l’acquisto singolo o l’acquisto periodico
- Di attivare un servizio di pagamento automatico
- Di impostare la periodicità della consegna
Consigli per un servizio di abbonamento che funziona
Il primo passo per attivare un servizio di abbonamento efficace è assicurare una User Experience ottimale: assicurati che le informazioni e i termini del servizio siano ben chiare, e che il servizio sia sempre accessibile a tutti grazie alla presenza di diversi metodi di pagamento (carta di credito, PayPal, app di rateizzazione e pagamento alla consegna).
Per limitare il cosiddetto churn rate, ovvero la percentuale di clienti che cancella la sottoscrizione, assicurati che la fase di check-out sia rapida e intuitiva, e che sia sempre possibile modificare e/o disdire il proprio abbonamento.
Per un’esperienza ancora più su misura, potresti infine considerare di inserire un’opzione per la sospensione del servizio: cliccando un semplice pulsante, l’utente potrà bloccare l’abbonamento e riattivarlo se e quando se ne presenti la necessità.

Subscription Economy: idee e consigli per il tuo pet shop online
Attivare un servizio di abbonamento per il tuo negozio di animali online può essere un’ottima strategia per incentivare e aumentare le vendite di pet food e prodotti per l’igiene dei pet.
Attraverso piani di sottoscrizione personalizzati potrai permettere ai tuoi clienti di ricevere box personalizzate contenenti i propri prodotti preferiti, o di provare ogni mese nuovi brand e prodotti a sorpresa.
Ad esempio, potresti creare dei bundle dei migliori brand per l’alimentazione quotidiana, o creare delle box multimarca con i prodotti più indicati in base alle esigenze specifiche di ogni pet.
Il tuo pet shop ha anche una sede fisica? Offri ai tuoi clienti la possibilità di effettuare la sottoscrizione in negozio approfittando di un servizio di consulenza che li aiuti a scegliere e comporre la propria box su misura!
E una volta attivato il servizio, non dimenticare di promuoverlo sui tuoi social media e sulla tua newsletter: invia una mail a tutti gli iscritti per avvisarli della novità e, se possibile, includi un codice sconto che li incentivi a iscriversi!
Come prendersi cura di un criceto
Piccoli, simpatici e dotati di sensi sviluppatissimi, i criceti sono tra gli animali da compagnia più diffusi nelle nostre case. Secondo il rapporto ASSALCO Zoomark 2021, insieme a conigli, cavie e altri piccoli mammiferi, solo in Italia arrivano a raggiungere circa 1,8 milioni di esemplari!
Spesso acquistati come compagni di giochi per i bambini, i criceti possono essere tuttavia animali molto delicati da accudire: ecco perché questa settimana ti presentiamo una piccola guida con tutto ciò che c’è da sapere prima di accogliere in casa il tuo nuovo amico!
Indice
Il criceto: razze, dimensioni e aspettativa di vita
I criceti sono piccoli roditori appartenenti alla famiglia dei Cricetidi, di cui fanno parte anche lemming, ratti e alcune specie di topi. Al mondo, se ne contano circa 20 razze diverse.
Tra le specie di criceto più diffuse ci sono:
- Il criceto dorato, o hamster
- Il criceto russo, o criceto Campbell
- Il criceto siberiano, o winter white
- Il criceto Roborovskij
- Il criceto cinese
A seconda della razza, possono avere dimensioni diverse (dai 7,5 cm fino ai 18 cm) e vivono in media dai 2 ai 5 anni a seconda di alimentazione e qualità di vita.

Come prendersi cura di un criceto
Il criceto è un animale notturno, tende a dormire molto durante il giorno e si dimostra più attivo dal tramonto in poi. Anche se durante il giorno è possibile vederlo gironzolare per la sua gabbietta, è in genere piuttosto assonnato e non ama giocare: in questo caso è meglio non forzarlo, perché potrebbe diventare piuttosto aggressivo.
Come i conigli , anche i criceti sono animali piuttosto sensibili, si stressano facilmente e non sopportano le temperature più estreme: un clima troppo freddo o troppo caldo può risultare molto pericoloso per la loro salute.
I criceti, infine, tendono spesso all’obesità. Per questo motivo, è bene prestare molta attenzione alla loro alimentazione e mettere a loro disposizione giochi e piccoli svaghi che gli permettano di mantenersi sempre attivi.
Habitat per criceti: allestire la gabbietta
In casa, il criceto vive solitamente all’interno di una gabbietta. La gabbietta deve avere dimensioni adeguate in base alla sua razza, ed essere dotata di sbarre sufficientemente strette per impedirgli di scappare: i criceti sono estremamente abili nella fuga e, una volta fuori dalla gabbia, sono davvero difficili da trovare.
Indispensabili nella sua gabbietta sono:
- Una morbido fondo in trucioli o cellulosa
L’ideale è una lettiera in materiale naturale e inodore; assolutamente da evitare è il cotone, che può impigliarsi nelle sue zampette e risultare pericoloso per la loro salute. - Una cuccetta in cui riposare
Una semplice scatolina di cartone può andare bene: ci penserà lui a rendere confortevole il proprio giaciglio con trucioli, pezzetti di carta e altri materiali che metteremo a sua disposizione. - Un contenitore in metallo per il cibo
Evitiamo contenitori e piattini in plastica, perché potrebbe finire per rosicchiarlo. - Un dispenser per l’acqua
Come per tutti gli animali domestici, è importante che anche lui abbia sempre dell’acqua fresca a disposizione: meglio utilizzare un dispenser ben assicurato alle sbarre della gabbietta e cambiare l’acqua ogni 1 o 2 giorni. - Una ruota e qualche gioco
Per permettere al nostro amico di mantenersi sempre vispo e attivo.

Come fare amicizia con un criceto
Il criceto è un animale piuttosto docile, ma non ama la compagnia dei propri simili. A causa della sua indole territoriale, infatti, può diventare aggressivo e ferire i propri compagni di gabbietta: per questo motivo, ti suggeriamo di mantenere separati i diversi esemplari, specialmente se sono dello stesso sesso.
Per la sua natura sensibile, in un nuovo ambiente impiegherà qualche giorno ad abituarsi alla nostra presenza. Una volta a casa, quindi, evitiamo le interazioni per qualche giorno e concediamogli del tempo per abituarsi alla propria gabbietta.
Quando avrà familiarizzato con la propria gabbietta, potremo iniziare a fare amicizia sistemando il cibo all’interno della gabbia, lasciandoci annusare e, se non è particolarmente timido, permettendogli di salire sulla nostra mano.
L’alimentazione del criceto
Si sa, i criceti amano rosicchiare semi di vario genere. Ma purtroppo, i semi da soli non bastano per rispondere al loro fabbisogno nutrizionale. Per questo motivo dovremo assicurarci di integrare la loro dieta quotidiana con mangimi specifici che garantiscano il corretto apporto di nutrienti necessari per il loro benessere.
Di tanto in tanto, concediamo al nostro piccolo amico qualche sfizioso bocconcino. Carote, cetrioli, mele, banane e peperoni sono una merenda ideale dopo un po’ di intensa attività fisica, insieme a verdura a foglia verde come sedano e lattuga.
Assolutamente da evitare, invece, sono alimenti umani come pasta, pesce fresco, carne e, soprattutto, dolciumi: allo stesso modo di frutti e ortaggi come cipolle, mandorle e frutta con semi, possono infatti essere molto dannosi per la sua salute.
Come pulire i criceti e la loro gabbietta
I criceti sono animali molto puliti e provvedono autonomamente alla propria igiene quotidiana. Lavare il nostro criceto, inoltre, può essere rischioso per la sua salute: molto meglio lasciare che faccia da sé, e concentraci piuttosto sulla pulizia della sua gabbietta.
La gabbietta e la lettiera del nostro criceto deve essere pulita e igienizzata con regolarità per evitare di incorrere in malattie e infezioni. È buona norma sostituire il fondo della gabbietta almeno una volta alla settimana, e pulirla a fondo con sapone diluito o una soluzione di acqua e aceto.
I criceti sono molto sensibili agli odori: per questo motivo, è bene evitare detergenti aggressivi che possono infastidire il loro olfatto e risciacquare accuratamente la gabbietta una volta lavata. A pulizia ultimata, lasciamo asciugare bene la gabbietta e procediamo a stendere un nuovo strato di lettiera.

Come capire se il criceto sta bene
Come abbiamo visto, in un nuovo ambiente il nostro criceto tende ad essere schivo e diffidente: si tratta di un comportamento piuttosto normale e basteranno pochi giorni per iniziare a familiarizzare con lui.
Se si dimostra aggressivo quando inseriamo il cibo nella sua gabbietta, suggeriamogli che non deve morderci estraendo la mano e infilandola nuovamente qualche istante dopo: in questo modo, gli faremo capire che ci fidiamo di lui e che vogliamo essere suoi amici.
Per capire se è felice, poi, basterà osservare il suo comportamento. Se si lascia accarezzare e si diverte con i giochi nella sua gabbietta, significa che sta bene ed è in salute!
PICCOLA GUIDA ALL’ALLESTIMENTO VETRINE
Come allestire una vetrina per il tuo pet shop in poche, semplici mosse
Pianificazione, organizzazione, e una buona dose di creatività: in un contesto sempre più competitivo, per allestire una vetrina capace di incuriosire ed attrarre nuovi potenziali clienti, selezionare la merce e sistemarla in un espositore non basta.
La vetrina del nostro pet shop, del resto, funziona come un vero e proprio biglietto da visita che ci consentirà di farci notare, incuriosire il pubblico e convincerlo ad entrare per scoprire di più sui nostri prodotti e sui nostri servizi.
Ma decorare le vetrine in modo creativo non è sempre una passeggiata, specialmente quando tempo e fantasia scarseggiano. Ecco perché abbiamo preparato per te una piccola guida all’allestimento che ti consentirà di progettare vetrine efficaci ed originali in poche, semplici mosse!
Indice
- Piccola guida all’allestimento vetrine
- Allestimento vetrine: l’organizzazione è tutto
- Ogni quanto cambiare l’allestimento delle vetrine
- Tema e storytelling: consigli per allestire una vetrina
- Come disporre i prodotti all’interno della vetrina
- Allestire le vetrine: scegliere ed abbinare i colori
- Non dimenticare pulizia e attenzione ai dettagli
Piccola guida all’allestimento vetrine
Secondo gli esperti di visual merchandising, ad un potenziale cliente bastano da 3 ad 8 secondi per decidere se entrare o meno in negozio. Ciò significa che, quando un passante si ferma ad osservare la nostra vetrina, abbiamo appena pochi istanti per catturare la sia attenzione ed invitarlo ad entrare.
Per essere efficace, quindi, la nostra vetrina deve rappresentare il giusto mix tra riconoscibilità — comunicando, cioè la brand identity del nostro pet shop, — originalità e chiarezza comunicativa per quanto riguarda la nostra offerta e i nostri vantaggi rispetto ai competitor. Non proprio una passeggiata, vero?
Ma niente paura: in realtà, si tratta solo di prenderci la mano. Una volta comprese poche, semplici regole base di composizione e visual merchandising, progettare l’allestimento delle tue vetrine diventerà un’operazione facile e divertente!
Allestimento vetrine: l’organizzazione è tutto
La prima regola da tenere in mente è: organizzare. Dagli spazi ai colori, dalla merce alla pulizia periodica, pianifica ogni intervento con il giusto anticipo, così da evitare i più comuni errori dovuti all’improvvisazione, come ad esempio voler esporre quanta più merce possibile senza tener conto delle esigenze del pubblico a cui ci stiamo rivolgendo.
In quanto parte della tua strategia di comunicazione, infatti, anche l’allestimento vetrine dovrà essere guidato da un’analisi basata su brand identity, mercato e target di riferimento.
Se il tuo pet shop è specializzato in pet food e prodotti eco-friendly, ad esempio, dovrai far sì che la tua esposizione risulti attraente soprattutto per quella fascia di pubblico che condivide la stessa sensibilità nei confronti della natura e sostenibilità ambientale.
Via libera quindi a prodotti a base di ingredienti biologici, accessori per animali a basso impatto ambientale e arredi realizzati con legno e materiali non trattati.

Ogni quanto cambiare l’allestimento delle vetrine
Una volta definito il tuo target, potrai passare a definire il tema del tuo allestimento. Il calendario del marketing offre moltissimi spunti da cui prendere ispirazione legati a feste e stagionalità, ma anche a ricorrenze commerciali e celebrazioni locali.
Ecco quindi che nel periodo compreso tra agosto e novembre, a partire dal macro-tema dell’autunno, potrai individuare ulteriori sottocategorie come:
- Il ritorno a scuola
- L’equinozio d’autunno
- Festività come Pasqua e Natale
- Black Friday e Cyber Monday
In base alle quali potrai stabilire un calendario stagionale per la progettazione del tuo allestimento. Ogni quanto va effettuato il cambio vetrina? Non esiste una regola valida per tutti. Il nostro consiglio è di pianificare gli interventi in base alle tue esigenze e, soprattutto, alla tua disponibilità di tempo.
Tema e storytelling: consigli per allestire una vetrina
Il fattore tempo è essenziale quando progettiamo l’allestimento della nostra vetrina: una delle regole base del visual merchandising, infatti, è saper giocare d’anticipo e sorprendere il pubblico con scenografie sempre nuove e d’impatto.
Ciò non significa trasformare ogni allestimento in una galleria di oggetti e decorazioni curiose: oltre a richiedere un notevole dispendio di tempo (e di denaro), infatti, questo fa sì che il pubblico fatichi a seguire la narrazione, perdendo interesse verso l’esposizione.
In base al tema che hai deciso di sviluppare, dunque, seleziona un numero relativamente ristretto di prodotti, e sfruttali per raccontare una storia originale e coinvolgente.
In occasione del rientro dalle vacanze, potresti proporre una vetrina a tema back to school in cui gli zainetti dei pet si riempiono di snack per la ricreazione, dispenser e sacchettini igienici, e salviettine rinfrescanti per l’ora di educazione fisica.

Come disporre i prodotti all’interno della vetrina
Un modo semplice e di sicuro effetto per organizzare l’allestimento della tua vetrina è ricorrere alla regola del 3, esponendo cioè i prodotti secondo uno schema simmetrico diviso in 3 parti consente di memorizzarli più agevolmente.
La velocità è infatti determinante all’interno del processo decisionale del pubblico, che ricerca in genere esperienze veloci e facilmente comprensibili, e predilige pertanto una comunicazione visiva chiara ed efficace.
All’interno di ogni gruppo, poi, ricorda di inserire un prodotto civetta capace di che attirare l’attenzione del pubblico spingendolo a fermarsi per osservare meglio l’esposizione, come ad esempio una novità, un’esclusiva o un prodotto in promozione speciale.
Ricorda infine di disporre ogni gruppo secondo un ritmo regolare che assecondi il movimento dell’occhio, e che parta quindi dal centro della vetrina — il punto focale su cui cade l’attenzione dell’osservatore — proseguendo poi verso destra e di nuovo verso sinistra, fino a coprire l’ampiezza dell’intera vetrina.
Tra tanti prodotti non sai a quale dare la priorità? Nel nostro articolo Category Management per il tuo Pet Shop trovi tanti consigli utili per ottimizzare la gestione delle categorie all’interno del tuo negozio per animali.
Allestire le vetrine: scegliere ed abbinare i colori
Insieme al ritmo, anche il colore svolge un ruolo fondamentale per catturare l’attenzione dell’osservatore, guidarlo nella narrazione e valorizzare i prodotti che hai scelto di esporre in vetrina.
Ad accostamenti diversi corrisponde tuttavia un diverso impatto emozionale, quindi meglio scegliere la tua palette di riferimento in base alla sensazione ed al messaggio che desideri comunicare:
- Vetrine monocolore sui toni del bianco e del nero sono perfette per il tuo negozio per animali dall’anima moderna e innovativa
- Le gradazioni di colore possono suggerire relax e serenità, e sono indicate se il tuo pet shop ha un’anima rustica, romantica o green
- Abbinamenti a contrasto e colori primari sono l’ideale per trasmettere dinamicità ed allegria
In ogni caso, il nostro consiglio è di scegliere un solo colore principale, da abbinare poi a due o massimo tre nuance secondarie. E se non sei sicura/o del risultato finale, puoi farti ispirare dai diversi siti online che propongono palette predefinite, o che ti consentono di realizzare le tue palette personalizzate.

Non dimenticare pulizia e attenzione ai dettagli
Ora che conosci tutti i trucchi per progettare una vetrina impeccabile, ti sveliamo l’ultimo segreto per un allestimento di successo: la pulizia.
Una vetrina ben organizzata, ma non particolarmente pulita, renderà inutili i tuoi sforzi nel comunicare tutta l’attenzione e la professionalità che il tuo pet shop riserva ai tuoi clienti ed ai loro amici a quattro zampe.
Piccole attenzioni come un vetro splendente, un marciapiede pulito e, — perché no? — un simpatico tappetino di benvenuto possono fare la differenza quando si tratta di portare il cliente dal marciapiede fin dentro al tuo negozio!
Vuoi scoprire di più sul visual merchandising per il tuo pet shop? Dall’organizzazione alla giusta atmosfera, leggi la nostra guida all’allestimento del tuo negozio per animali sul nostro blog !











